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Basket C Silver

Bellaria Basket. Sabato trasferta a Casalecchio. Fabio Tardini racconta il dietro le quinte

In foto: Fabio Tardini
Fabio Tardini
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 13 feb 2020 12:34
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Dietro le quinte del Bellaria Basket il suo lavoro è assai prezioso. Fabio Tardini è qualcosa di più dell’addetto agli arbitri e del dirigente accompagnatore del club: nelle partite interne governa il PalaTenda, si occupa della piccola manutenzione, è il regista delle operazioni pre e post partita del sabato sera. Per ricoprire questo ruolo dopo la ha frequentato un corso federale obbligatorio dopo la promozione in serie C Silver .

“Devo evitare contatti tra i tesserati e i fischietti a fine gara – racconta Fabio Tardini, in realtà per la mia esperienza anche quando in campo la partita è stata calda, al suono della sirena finale tutto finisce lì e gli animi si placano. In trasferta, invece, ho il compito di guidare uno dei due pullmini con cui la squadra va in trasferta, l’altro lo guida coach Maghelli oppure il suo vice Danilo Daccico”.

Fabio, che nella vita lavora in una azienda meccanica di Villa Verucchio, ha il basket nel sangue.
“Mio fratello è dirigente a Riccione, i miei nipoti giocano nelle giovanili sempre nella Perla Verde e i miei figli hanno praticato basket nel settore giovanile del Bellaria prima di abbandonare per motivi di studio – racconta Fabio –. Ed appunto essendo un genitore assai presente la società, contando sulla mia passione, mi ha coinvolto nelle vicende della mia prima squadra. È vero, il sabato o talvolta la domenica, sono impegnato, ma non mi costa
fatica. Piuttosto sarebbe bello che qualche altro genitore dei ragazzi del settore giovanile venga coinvolto e dia una mano”.

Tardini, il coach che ricorda con più piacere?
“Beh, Gibo Domeniconi resterà una icona nella storia del nostro club. Con lui abbiamo centrato due promozioni, dalla Promozione alla serie D e dalla D alla C Silver nella scorsa stagione. Ricordo anche con piacere Zdravko Radulovic, per un club come il nostro un nome prestigioso per il suo palmares: è stato secondo ai mondiali con la Jugoslavia e medaglia olimpica: pur con una squadra molto forte, però, non siamo riusciti a centrare la promozione in serie C Silver”.

E tra i giocatori?
“Tra gli altri senz’altro German Scarone. Aveva una gran mano ed era talmente veloce col gioco di mani che gli arbitri non riuscivano con occhi a seguirne l’azione. Un altro che mi è rimasto nel cuore è Arti Russu: è stato con noi per quattro anni in serie D e tuttora è protagonista con la canotta di Imola”.

Il re dei veterani Foiera che tipo è?
“Un professionista a tutto tondo anche ora che gioca in serie C Silver. È un esempio per i nostri giovani ai quali non fa mancare ma l’incitamento e i suoi preziosi consigli, inoltre è uno positivo: osservando Charlie i giovani dovrebbero capire che non bisogna abbattersi se le cose in partita non vanno per il verso giusto. Nelle trasferte è quello che anima il gruppo, sta davanti vicino a me e con lui si parla un po’ di tutto. I viaggi di ritorno variano a seconda del risultato: se si vince c’è allegria, se si perde silenzio di tomba: una cosa normale”.

Come giudica il campionato del Bellaria Basket?
“Io penso che la prima esperienza nel campionato di serie C Silver sia positiva. All’inizio, di fronte ad un campionato più impegnativo, avevo qualche apprensione, invece abbiamo sempre navigato dalla metà classifica in su lasciando ad altre squadre la lotta per la salvezza. Abbiamo un margine di 10 punti sulla quintultima. Ora sarebbe importante riscattarci dopo l’ultimo ko vincendo nel prossimo turno a Casalecchio che è a quattro lunghezze da noi”.

L’AVVERSARIO. Il Casalecchio di coach Gatti ha in classifica 16 punti, in casa ha vinto tre partite (cinque in trasferta) e la sua caratteristica è che ha il peggiore attacco (1.147 punti segnati) e la seconda difesa dopo Correggio (1.211 punti subiti). Il miglior marcatore è l’ala piccola Gianluca Lelli (13,9 punti a partita).