Mercatone, 14 offerte per i negozi. Clienti beffati: niente mobili anche se pagati


E’ ancora incerto il destino degli ex punti vendita della Mercatone Uno: 55 in tutta Italia e uno anche nel riminese, a Rimini Nord. I commissari che gestiscono la vicenda hanno ricevuto 14 offerte di acquisto ma nessuna per l’intero perimetro aziendale. Il rischio è che si vada ad una vendita a spezzatino e che alcuni negozi vengano abbandonati. In attesa che si faccia chiarezza, è stata prorogata per tutti i 1.689 lavoratori (oltre una cinquantina a Rimini) la Cassa Integrazione Straordinaria fino al 23 maggio 2020. Nel decreto milleproroghe è stata anche inserita la modifica delle condizioni della Cassa: i dipendenti che, per mantenere il lavoro col passaggio alla Shernon Holding, avevano accettato una riduzione di orario, dovrebbero essere ricondotti alla situazione precedente con un ricalcolo di quanto percepito nel 2019. Modifica consentita dall’annullamento da parte del tribunale della vendita alla Shernon. Ma se i lavoratori non se la passano bene, anche gli ex clienti della Mercatone non hanno di che gioire. Il Curatore fallimentare ha infatti comunicato a clienti e creditori che i prodotti già acquistati e pagati non verranno consegnati. Una doccia fredda per circa 20.000 famiglie. Le domande di restituzione dei beni mobili in custodia non sono state prese in considerazione visto che il curatore ha ottenuto l’autorizzazione a sciogliere tutti i contratti. I mobili presenti nei magazzini saranno venduti a blocchi e probabilmente per somme molto inferiori al prezzo. Unica opzione per i clienti, la domanda di insinuazione nel passivo, come creditori, ma con scarse speranze di ottenere qualcosa. Federconsumatori nazionale ha chiesto al Governo di “assicurare il giusto ristoro economico ai cittadini coinvolti.” Gli incontri urgenti chiesti dall’associazione ai ministri competenti non sono però ancora stati convocati