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Calcio D girone F

Tolentino-Cattolica S.M., la vigilia del tecnico Emmanuel Cascione

di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 30 nov 2019 11:07 ~ ultimo agg. 1 dic 20:05
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Seconda partita del trittico di sfide salvezza proposto dal calendario al Cattolica S.M. Dopo il punticino ricco di rimpianti colto domenica scorsa con la Jesina, che ha lasciato i giallorossi in fondo alla classifica, Merlonghi e compagni si mettono in viaggio per far visita al Tolentino, cinque punti più su in graduatoria rispetto ai romagnoli (rispettivamente 10 e 5) e prima squadra da superare per evitare la retrocessione diretta.

Con il condottiero dei giallorossi romagnoli, Emmanuel Cascione, partiamo dall’1-1 con la Jesina di sei giorni fa.
“Più che il gol subito in avvio, nato da un rimpallo su un nostro rinvio, abbiamo rischiato di perdere la partita dopo 90 minuti giocati solo nella metà campo avversaria per aver concesso un’occasione a Cruz – attacca Cascione -. Parliamo sempre delle stesse cose, di una squadra che gioca bene e crea tante occasioni, ma che non riesce a segnare per una questione di qualità nella finalizzazione. Se andiamo a vedere le ultime partite giocate, a parte in casa del Notaresco, abbiamo concesso veramente poco ai nostri avversari e creato tanto per aver portato a casa solo due pareggi: il Campobasso non ha fatto un tiro in porta, il loro gol è stato un nostro errore, la Jesina dopo quel rimpallo incredibile in avvio ha fatto il suo unico vero tiro in porta all’ultimo minuto. Le altre squadre subiscono 3-4 occasioni a partita, noi è da quando è iniziato il campionato che alla prima occasione prendiamo gol. Stiamo comunque migliorando: a livello offensivo stiamo facendo il nostro perché con 13 gol realizzati in 13 partite non posso dire che stiamo facendo male, ma neanche benissimo perché per quello che abbiamo creato avremmo potuto fare molto di più”.

Il Cattolica S.M. è sempre a caccia della prima vittoria stagionale, coglierla in una delle prossime due partite potrebbe rappresentare una piccola svolta in una stagione partita con il freno a mano tirato.
“Noi sappiamo di avere un trittico di partite tra Jesina, Tolentino e Avezzano importantissime per la classifica: con la Jesina l’obiettivo era vincere, però non volevo neanche rischiare di perdere. Quando mancavano 15-20 minuti avrei voluto mettere una punta, ma mi sono reso conto che avrebbero potuto farci male in contropiede, e perdendo la partita ci saremmo affossati. L’importante ora è andare a Tolentino con la mentalità di una squadra compatta e sperare in episodi che possano farci vincere la partita, senza però andare all’arrembaggio”.

La squadra è comunque in crescita.
“Sia durante gli allenamenti che in partita vedo la squadra che migliora sempre di più nel gioco e nella sicurezza. Manca solo quella vittoria che ti permetta di sbloccarti mentalmente, che non vuol dire fare poi un filotto di risultati ma avere un aiuto a livello di sensazioni quando affronti la partita”.

Finora la fiducia della società nei suoi confronti non è mai venuta meno.
“Io penso non sia facile per la società dare fiducia ad un allenatore che ancora non ha vinto. Evidentemente i dirigenti hanno capito le difficoltà di questa squadra ed il momento: vedono una squadra che è difficile venga messa sotto dall’avversario, vedono che c’è anche parecchia sfortuna. Quando vedi la squadra che migliora e concede una palla e quella palla ti castiga ed è sempre così, penso che la società pensa ci sia qualcosa di diverso dalla bravura o meno dell’allenatore. Spero di cambiare qualcosa con il mercato, poi la società farà valutazioni forse diverse se le cose a livello di risultati non dovessero cambiare, ma sappiano che qualcosa da fare c’è”.

Cos’ha chiesto ai dirigenti per l’ormai prossima finestra di mercato?
“In difesa siamo corti, dovremmo cercare di prendere qualcuno. Vediamo anche negli altri reparti per cercare di migliorarci, ma solo se c’è la possibilità di migliorare la squadra altrimenti non vale la pena muoversi”.

Sull’avversario.
“Il Tolentino è una squadra che fa del ritmo, della grinta e della cattiveria i suoi punti di forza. Hanno due-tre individualità superiori rispetto al resto della rosa, specialmente i due attaccanti. È una squadra che corre dal 1′ al 90′ minuto e dà l’anima. È una di quelle squadre difficili da affrontare perché ti stanno sempre attaccate e mollano poco”.

Quattro assenti in casa Cattolica S.M.
“Maggioli, Merlonghi e Moroni sono indisponibili per guai muscolari, anche se gli ultimi due sono in fase di recupero avanzato. Assente anche il lungodegente Nsingi”.

IL QUADRO COMPLETO DELLA 14a GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE D GIRONE F E LA CLASSIFICA