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I dettagli dell'operazione

Immigrazione clandestina dietro il mistero del cadavere nel fosso. Arrestato 33enne

In foto: la conferenza stampa dei carabinieri
la conferenza stampa dei carabinieri
di Redazione   
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sab 2 nov 2019 08:03 ~ ultimo agg. 3 nov 09:04
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I Carabinieri della Compagnia di Riccione, coadiuvati nella fase esecutiva da personale dell’Interpol e della polizia ellenica, hanno dato esecuzione ad un mandato di arresto europeo nei confronti di un 33enne pakistano residente a Patima in Grecia. L’uomo è ritenuto responsabile di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e soppressione di cadavere, connessi al ritrovamento nel settembre del 2018 di un corpo in avanzato stato di decomposizione in un canale di raccolta delle acque piovane a Montalbano, frazione di San Giovanni in Marignano.

Si trattava del corpo di Maalik Hussaina, un 25enne pakistano che fino al mese precedente alla sua morte lavorava come pastore in un allevamento di ovini nella città di Koropi in Grecia. Il giovane aveva confidato ai genitori di volersi trasferire in Italia per poi restarvi o raggiungere suoi connazionali in altri Paesi dell’Europa. Non essendo però in regola con i documenti, si sarebbe dovuto spostare nascosto in un mezzo adibito al trasporto di cavalli. Ad aiutarlo, dietro pagamento di alcune migliaia di euro, un pakistano ed un greco impiegati in un maneggio.

foto Manuel Migliorini

I carabinieri sono riusciti ad identificare alcuni pakistani che, nel periodo del ritrovamento del corpo, avevano lavorato a San Giovanni in Marignano come stallieri di alcuni atleti greci impegnati nelle competizioni al centro ippico “Riviera Horses”. Proprio loro hanno confermato le modalità di occultamento dei clandestini all’interno di van adibiti al trasporto di cavalli, partecipanti alle competizioni del Riviera Horses. I due pakistani, anche loro arrivati in Italia nei van, hanno  spiegato che erano stati scaricati in prossimità del casello autostradale di Cattolica ricevendo poi indicazioni per raggiungere la più vicina stazione ferroviaria così da proseguire il viaggio fino alla destinazione finale. Fondamentale nell’individuare il 33enne, l’identificazione fotografica da parte dei cittadini pakistani. L’uomo è stato indicato come l’organizzatore ed esecutore delle traversate dalla Grecia al territorio italiano. Per avviare i contatti con i suoi “clienti” e pianificare i dettagli di serviva dei più noti Social Network.

Il 33enne finito in manette è stato rintracciato all’interno di un maneggio dalla polizia ellenica. Presto dovrebbe esserne disposto il trasferimento in Italia. Sono tutt’ora in corso le indagini finalizzate all’identificazioni di altri eventuali partecipanti al gruppo criminale.