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Il sindacato: ancora troppi casi

Lavoro stagionale e diritti. Adl Cobas scende di nuovo in strada

In foto: il presidio
il presidio
di Redazione   
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dom 3 nov 2019 08:31 ~ ultimo agg. 08:34
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Il sindacato Adl CobasDopo la partecipata iniziativa Dalle radici alle stelle – Marcia per i diritti contro lo sfruttamento del 6 Agosto scorso, che ha portato nelle strade più di cinquecento persone per reclamare diritti e dignità nel lavoro, azioni a contrasto delle gravi forme di sfruttamento lavorativo nel turismo e non solo”, è tornato in strada davanti a un hotel riminese accusato di non avere rispettato i diritti di un lavoratore che il sindacato affianca nella trattativa di conciliazione. Si tratta un aiuto cuoco che ha concluso a metà settembre la stagione “ed ad oggi, pur in presenza della busta paga – denuncia il sindacato – non ha ancora avuto il versamento delle spettanze riferite all’ultimo mese di lavoro perché ha richiesto il pagamento delle differenze retributive dovute ai mancati giorni liberi e agli straordinari (circa 4 ore al giorno)”. Per versare lo stipendio di settembre il titolare riconoscerebbe “solo 11 giorni di mancato riposo anziché i 13 effettivi e non accettando il pagamento degli straordinari”

Adl Cobas denuncia una situazione generale ancora inaccettabile. Nel volantino distribuito in occasione del presidio si legge: “Il modello turistico riminese, quello che ancora in troppi continuano a considerare un modello economico e di sviluppo da esportare, continua imperterrito a produrre sfruttamento e lavoratori poveri. Imperterrito continua a costringere donne e uomini, lavoratrici e lavoratori a subire forme di grave sfruttamento lavorativo, costringendoli a lavorare tra le 10 e le 14 ore al giorno percependo una retribuzione oraria di 2/3 euro all’ora. Quest’ultima estate abbiamo incontrato numerose lavoratrici e lavoratori, giovani tirocinanti, e continuiamo a farlo, che hanno denunciato sempre la solita situazione. Quella che in troppi continuano a considerare la “normalità” del settore turistico e alberghiero”.