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perplessità anche da frisoni

Il caso della stella a 8 punte, indagano Digos e carabinieri

In foto: La presunta stella di David ritrovata
La presunta stella di David ritrovata
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 6 nov 2019 17:42 ~ ultimo agg. 7 nov 12:58
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Digos e carabinieri stanno indagando sulla presunta stella di David abbandonata da ignoti davanti agli uffici dell’assessorato alla Cultura del Comune di Rimini in via Cavalieri. Il manufatto a 8 punte e non 6, quindi diverso dalla stella di David, è stato sequestrato dagli investigatori della questura, che vogliono andare fino in fondo ad una vicenda che ha diverse incongruenze. Altrettanto stanno facendo i militari dell’Arma che, dopo aver ascoltato l’addetta alla portineria dell’assessorato che ha ritrovato la stella, acquisiranno (così come la Digos) anche le immagini di videosorveglianza della zona per risalire all’autore del manufatto.

A fare emergere la vicenda è stato il Comune di Rimini martedì, segnalando l’episodio pubblicamente attraverso una nota stampa che parlava di “un simbolo ben riconoscibile, una stella di David, creato ad hoc e volontariamente lasciato all’ingresso di una sede che, significativamente, ospita anche l’ufficio dell’Attività di Educazione alla Memoria, progetto che l’Amministrazione porta avanti dal 1964″. Per l’amministrazione, quindi, un chiaro gesto antisemita. Il manufatto incriminato, formato da due cartoncini di una vecchia mostra sull’artista Renè Gruau realizzata nei musei comunali, sovrapposti tra loro e attaccati con dello scotch, ad una prima occhiata può ricordare vagamente una stella di David. Ma da un’analisi più attenta emergono in maniera chiara le 8 punte. Oltretutto disegnare una stella di David di per sé non rappresenta un reato, a meno che non venga corredata da scritte antisemite, ma non è questo il caso. Infine il ritrovamento sarebbe avvenuto giovedì 31 ottobre, mentre il Comune ne ha dato comunicazione cinque giorni dopo, un ritardo che non agevola di certo le indagini.

Insomma, non è detto che se anche venisse individuato l’autore del gesto lo si possa incolpare di un reato che, stando alla luce degli elementi raccolti, reato non è. Nonostante tutto, però, Digos e carabinieri non lasceranno nulla al caso e proseguiranno nelle loro indagini.

Anche il consigliere di Patto Civico, Davide Frisoni, ha espresso perplessità sull’accaduto: “Non so chi sia stato a sollevare il polverone sul cartoncino a “8” punte (la stella di David ne ha 6) davanti all’Assessorato cultura come gesto antisemita – spiega – ma spero sia solo l’iniziativa di un ignorante. Sì perché se non è ignoranza, allora si tratta di perversione ideologica strumentale. Senza entrare nel merito della ‘questione Commissione Segre’ (ancora tutta da capire), sembra evidente che chi ha approfittato malamente di questa falsa occasione, voleva cavalcare l’onda della polemica antifascista tanto di moda in questo ultimo anno. La caccia alle streghe è la cosa peggiore per una città e una società che si dichiara civile. Chi ha paura della propria ombra è meglio che si ritiri a vita privata. A onor di cronaca – conclude – non ho visto di persona il cartoncino incriminato, ma quella stella a 8 punte può avere molti significati soprattutto se si fa riferimento alla storia e all’alchimia. Sicuramente non centra nulla con l’antisemitismo.