Indietro
menu
Care Leaver ER

Continuiamo a creare spazi di incontro e di dialogo

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 20 nov 2019 15:39
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Si è svolta lo scorso lunedì 18 novembre, nell’Aula Magna della Regione Emilia-Romagna a Bologna, la Conferenza regionale del Care Leavers Network dell’Emilia-Romagna e Conferenza nazionale del progetto “LeaveCare-LiveLife” promossa dall’associazione Agevolando in collaborazione con Cnca (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) e con il finanziamento del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali – Avviso n.1/2017.

L’accoglienza con i nostri occhi! L’esperienza partecipativa di care leaver in Emilia-Romagna e in Europa”, titolo dell’evento in cui i giovani hanno presentato le loro attività e le loro riflessioni sui percorsi di accoglienza in comunità, casa-famiglia e affido.

Il Care leavers network è una rete nazionale di ragazze e ragazzi tra i 16 e 24 anni che vivono o hanno vissuto parte della loro vita “fuori famiglia”, coinvolti in un percorso di partecipazione e cittadinanza attiva. Con il progetto “LeaveCare-LiveLife”, finanziato attraverso il programma Erasmus+, Agevolando in partnership con l’associazione Tiberius (Romania), l’associazione Fice (Croazia), il Care leaver network dell’Irlanda e la Care Leavers’ Association (Regno Unito), desidera dare vita al primo network europeo di care leaver.

Tra le esperienze partecipative presentate dai ragazzi: il meeting internazionale a Zagabria che ha coinvolto 40 care leaver da 7 diversi paesi europei e ha portato all’elaborazione di 10 comuni “Raccomandazioni”, il laboratorio di storytelling condotto a Rimini da Lorenza Ghinelli e Mabel Morri, i laboratori di animazione sociale di Ceis Arte coop. sociale coordinati a Bologna da Irene Olavide con Tiziana Passarini che hanno dato vita anche al gruppo “Benkelemà”.

I ragazzi dell’Emilia-Romagna hanno preso la parola davanti ai presenti. Così hanno esordito: “Sono tutti bravi marinai quando il mare è calmo: il nostro viaggio ci ha dato la possibilità di acquisire consapevolezze, ponendoci di fronte difficoltà e sofferenze; di responsabilizzarci e raggiungere un diverso livello di maturità spesso precoce per affrontare la vita. Abbiamo sviluppato resilienza. Spesso parlate di noi ma non sapete davvero chi siamo”. I ragazzi hanno poi chiesto alle istituzioni e ai professionisti di prendere in consegna alcune richieste: “Siate chiari con noi, rispettate l’individualità di ciascuno senza procedure troppo standardizzate, cercate di creare spazi di confronto e rielaborazione, prestate attenzione alla nostra partecipazione attiva e al nostro protagonismo, responsabilizzandoci”.

Durante la conferenza sono intervenuti e hanno interagito con i ragazzi: Clede Maria Garavini, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna, Gioia Scappucci (in collegamento Skype), Segretaria esecutiva del Comitato di Lanzarote – Divisione per i diritti dei minori del Consiglio d’Europa, Chiara Perale, consigliere dell’associazione Agevolando, Giuseppe Spadaro, presidente del Tribunale per i minorenni di Bologna, Giovanni Mengoli, segretario coordinamento enti gestori delle comunità educative per minori autorizzate della Regione Emilia-Romagna, Rita Bosi, presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali dell’Emilia Romagna, Gino Passarini, responsabile Servizio politiche sociali e socio educative, Regione Emilia Romagna.

A illustrare il percorso che ha portato alla conferenza e le attività svolte Maria Chiara Vita Finzi e Silvia Sanchini, dell’associazione Agevolando. Hanno moderato Laura Pasotti, giornalista e Carlo Ferrario, care leaver.

Ha concluso Adina Jujic, care leaver: “C’è tanta sbagliata informazione sul mondo dell’accoglienza, solo conoscendolo dall’interno e ascoltando la voce diretta di noi ragazzi sarà possibile costruire una narrazione più interessante e autentica, vicina alla realtà. Continuiamo a creare spazi di incontro e di dialogo orizzontale per generare, insieme, cambiamenti”.

Per Clede Maria Garavini, Garante dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Emilia-Romagna: “La Convenzione sui diritti dell’infanzia è un punto di civiltà, che dobbiamo tenere presente al di là di questo importante anniversario. Voi ragazzi di Agevolando, pur con le vostre vite difficili, mi avete trasmesso tanta forza. Noi tutti dobbiamo impegnarci a fare tesoro delle vostre indicazioni e a dare gambe ai vostri suggerimenti”.

L’evento è stato realizzato in collaborazione con la Garante per l’infanzia e dell’adolescenza della Regione Emilia-Romagna nella Giornata europea contro gli abusi sui minori (18 novembre) e in prossimità dell’anniversario della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia (20 novembre).