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il 4 e 5 ottobre

Gli architetti ricordano De Carlo e il suo piano per il centro di Rimini

In foto: Giancarlo de Carlo
Giancarlo de Carlo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 29 set 2019 09:02 ~ ultimo agg. 28 set 17:48
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A cento anni dalla nascita e a cinquanta dal suo Piano del Nuovo Centro di Rimini, l’Ordine degli Architetti della provincia ricorda la figura di Giancarlo De Carlo. Il Riuso del Moderno è il titolo dell’articolata iniziativa che partirà il 4 e 5 ottobre con Rimini On Air e proseguirà a fine novembre con due weekend densi di incontri, mostre e dibattiti.
L’appuntamento di Rimini avviene insieme a tanti altri che, a partire dalla Triennale di Milano, ricordano a livello internazionale un architetto che rappresenta un punto di riferimento per i progettisti di mezzo mondo.
Condivisione e partecipazione sono una condizione non contrattabile’: si può riassumere così in estrema sintesi il pensiero dell’architetto urbanista che fu chiamato a Rimini dall’allora sindaco Walter Ceccaroni (tra il 1965 e ’75) per donare qualità alla città reduce da un decennio difficile e col freno a mano tirato.

Gli appuntamenti:

il primo è per venerdì 4 e sabato 5 ottobre con Rimini On Air 1969-2019, un omaggio a Giancarlo De Carlo che si avvierà con un convegno dal titolo ‘Rimini: Partecipazione e progetto urbano nel Piano De Carlo’.

Nella prima giornata (dalle 16 alla palazzina Roma in piazzale Fellini) verranno affrontati i diversi aspetti della ‘partecipazione’ contenuti nella ricca documentazione della storia del Piano.

Nella seconda giornata (dalle 10 sempre alla palazzina Roma) il dibattito prenderà in esame gli attuali contenuti della “partecipazione” in diverse esperienze di rigenerazione urbana, riuso o progettazione condivisa, cercando di “misurare”, attraverso modalità e metodologie plurime, il concetto di “partecipazione” nella sua vasta e mutevole accezione.

Le giornate sono curate dagli architetti Fabio Tomasetti e Riccardo Bellini. Il progetto ha il patrocinio del Comune di Rimini e della Regione Emilia-Romagna.

Gli altri due appuntamenti saranno a fine novembre: il primo il 23 e 24. il secondo dal 29 al 1 dicembre, sotto il titolo ‘Tutela e Riuso del Moderno’.

La rigenerazione urbana va considerata l’alternativa virtuosa alle espansioni incontrollate e al consumo di suolo – dice il presidente dell’Ordine provinciale Roberto Ricci Il ciclo di incontri guarda ad architetture e spazi realizzati tra l’inizio del Novecento e gli anni Sessanta per indagare e verificare, in termini propositivi, un ambito operativo ‘urgente’ che deve accogliere una eredità storica da preservare e trasmettere alle future generazioni”.

Proponiamo – continua Ricci – un confronto critico sull’identità del ruolo futuro degli architetti nella nostra società e nella nostra città, con lo scopo di tornare a parlare pubblicamente di territorio, accendendo un faro per una nuova domanda di architettura, intesa come richiesta di cultura, qualità, trasparenza e legalità. Puntiamo a superare l’effimera figura dell’archistar, del tutto autoreferenziale, per affermare un’azione professionale “diffusa” e condivisa, in grado di poter interagire all’interno degli stessi processi decisionali. L’architetto non è solo un tecnico all’interno di un quadro di norme, ma offre una visione umanistica senza la quale rimane aperta la sola porta della sterile prospettiva dello “specialista”, precludendo ogni possibile slancio verso una rinnovata ricerca di Bellezza”.

Agli incontri si aggiungerà un programma di mostre (22 novembre – 1 dicembre) e un contest fotografico (al via il 15 ottobre) sul tema del Riuso, rivolto ai cittadini che intendono documentare, sul territorio, semplicemente con uno smartphone, episodi di abbandono o di sottoutilizzo di edifici, o contesti di particolare rilevanza costruiti a partire dal 1900.

L’iniziativa dell’Ordine degli Architetti sfocerà nella diffusione di un Manifesto Programmatico per il Riuso del Moderno.