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giovedì 18 aprile 2024
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Ciclismo

Georg Zimmermann si aggiudica la 48a Coppa della Pace - 45° Trofeo Fratelli Anelli

In foto: L'arrivo (Photo G. - Soncini)
L'arrivo (Photo G. - Soncini)
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
dom 9 giu 2019 20:37 ~ ultimo agg. 20:46
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Una giornata dal carattere prettamente estivo e ventilata, ha fatto da cornice alla 48a edizione della Coppa della Pace – Trofeo Fratelli Anelli.

148 gli atleti, schierati da 28 formazioni nazionali e internazionali, presenti al via della gara organizzata dal Pedale Riminese e dalla Polisportiva Sant’Ermete, con il supporto della ditta Fratelli Anelli, riservata alla categoria Under 23, valida per l’UCI Europe Tour, anche trofeo Capello d’Oro, Trofeo Gabriele Dini, Memorial Fabio Casartelli.

Sotto allo striscione dello start, gli organizzatori, le autorità sportive, gli sponsor. Dopo il minuto di silenzio in ricordo di Bruno Anelli (a cui è dedicato il trofeo della classifica a punti per i traguardi volanti) al via libera del direttore di gara Raffaele Babini, coadiuvato da Stefano Ronchi, la sindaca di Santarcangelo di Romagna Alice Parma alle ore 13.30 di oggi, domenica 9 giugno, ha sventolato la bandiera a scacchi che ha dato il via alla corsa.

Nella prima parte di gara, sul circuito che si snoda tra Villa Verucchio, Poggio Torriana e Santarcangelo di Romagna, nonostante i quasi 30° di temperatura, l’andatura è subito costante e sostenuta.

Diversi i tentativi di allungo sempre riassorbiti dal gruppo: un susseguirsi di eventi in rapida evoluzione che porterà all’inizio del terzo giro del circuito pianeggiate, 11 corridori alla testa della gara. Saranno poi 20 con un vantaggio di 17” sul gruppo a transitare per primi al primo passaggio sulla Marecchiese in zona arrivo.

Sarà la prima salita verso San Paolo a permettere al gruppo di riportarsi sui battistrada e di progredire compatto verso il GPM. Saranno invece Sowinski – Porto Sant’Elpidio, Murgano – Casillo- e Caiati – Zalf- a transitare nell’ordine al gran premio della montagna.

Al cartello dei meno sette giri al traguardo è il drappello formato da Ciuccarelli (Sangemini), Mozzato (Dimesion Data), Cassarà (Palazzago), Gerrits (UC Monaco), Zimmermann (Tirol) Abenante (Zalf), Cervellara (Casillo), Caiati (Zalf), Bayer (Tirol), Sowinski (Porto Sant’Elpidio), Murgano(Casillo), Pelizzer (Casillo), a guidare la corsa, con un vantaggio di circa 50” su un gruppo che comincia a sfilacciarci.

Quando ormai è vicino il secondo scollinamento al GPM, i battistrada hanno consolidato il vantaggio a 50”. Dopo la discesa tecnica che riporta sul fondo valle, il passaggio all’arrivo, valido per la classifica dei traguardi volanti, sarà appannaggio di Ciuccarelli (Sangemini), seguito da Pelizzer (Casillo) e Cassarà (Palazzago), con un distacco costante di oltre 50’’ sul gruppo.

Al momento di rimettere le ruote sulla salita, Porta (Delio Gallina) e Riva (Palazzago) si staccano dal gruppo e si portano a soli 37” dai battistrada. Il forcing permette loro di portarsi a soli 20” dai battistrada in poco più di un chilometro. Il gruppo alle loro spalle intanto guadagna terreno nei loro confronti.

Al passaggio sul GPM, questa volta valevole per la classifica a punti del trofeo Gino Mondaini, transitano nell’ordine Murgano (Casillo), Sowinski (Porto Sant’Elpidio) e Zimmermann (Tirol), i loro diretti inseguitori a 16″, mentre la testa del gruppo si trova a 26″, e il gruppo ammiraglie a 51″.

A poco più di 60 chilometri alla conclusione della Coppa della Pace, sono una decina gli uomini al comando, al loro spalle a 16” Ciuccarelli (Sangemini), Baroncini ( Beltrami) e Cassarà (Palazzago), a 31” in progressione Losef (Russia), la testa del gruppo viaggia con 1 minuto di ritardo e il gruppo ammiraglie a 1’17”.

Appena la strada ricomincia a salire, i tre inseguitori raggiungono i battistrada, mentre la testa del gruppo si porta a soli 38” in continua progressione. Progressione che terminerà con il riassorbimento della testa del gruppo. La gara è quindi nuovamente aperta.

A circa 50 chilometri alla fine della corsa, passano nell’ordine al traguardo volante, valevole per la classifica a punti dedicata a Bruno Anelli: Tarozzi (In Emilia Romagna), Bayer (Tirol) e Cervellera (Casillo).

Il faentino Tarozzi segna il passo e al km 124 di gara, incrementa il suo vantaggio sul gruppo fino a 23”, che diventeranno 48” prima del passaggio in zona GPM. Dopo tre ore di gara si segna una media oraria superiore ai di 42 km/h.

Al nuovo passaggio in zona GPM, troviamo in testa sempre Tarozzi (In Emilia Romagna) alle sue spalle allungano sul gruppo, che si trova ora a 48”, Garibbo (Palazzago) e Rastelli (Delio Gallina).

Alla fine della discesa Tarozzi passa per primo sul rettilineo della Marecchiese, alle sue spalle cinque inseguitori si lanciano sulle sue ruote, mentre il grosso del gruppo guidato dagli atleti della nazionale russa, a 37 chilometri dal traguardo, si trova a 40” di distacco ma in progressione.

Al chilometro 137 di gara, la fuga di Tarozzi viene riassorbita dagli inseguitori Marcelluso (Palazzago) Caiati (Zalf), Zana (Sangemini) Nesi (Work Service), Rastelli (Delio Gallina) Ferri (Zalf), mente il gruppo che si è messo alla loro ruota è a soli 15”.

La collaborazione all’interno del gruppo permette una progressione che porta al riassorbimento dei battistrada. Sarà quindi Nesi a provare l’allungo, fino a portarsi a 22” sul gruppo, Bayer (Tirol) e Abenante (Zalf). Al passaggio sotto la linea di traguardo, il gruppo si trova a 27” dai battistrada, Nesi transita in testa a una manciata di secondi i suoi inseguitori. Lo stesso Nesi, sfrutta la salita, e incrementa il suo vantaggio sul gruppo a 38”, mentre si porta a 18” da Bayer e Abenante.

Durante la penultima scalata verso San Paolo, Mazzuco (Sangemini) con una progressione costante raggiunge e supera gli inseguitori e si mette alla ruota di Nesi. Alle loro spalle una di corridori si stacca dal gruppo fino a raggiungerli. In prossimità del GPM, tra i battistrada si aprono le schermaglie Saranno Pugi, zimmermann e Rubio ad avere la meglio. La testa del gruppo transiterà a 16”, mentre il gruppo ammiraglie a 51”. La corsa è ancora aperta. Alla fine della discesa i 10 corridori in testa hanno solo 10” da un gruppo che li riassorbirà nei 300 metri di rettilineo che portano verso la linea di traguardo. Così all’ultima salita verso la zona GPM, sono circa una quarantina gli atleti che si possono ancora contendere la vittoria.

A 10 k dalla fine i russi si mettono a dettare il ritmo della gara che vede ancora tutti i 40 atleti in lizza per il titolo. Sarà Filippo Zana, classe 1999, che proverà l’allungo sulla salita a 9 chilometri dalla fine. Alla sua ruota si mette il colombiano Rubio (Aran Cucine). Mente al traguardo cominciano ad assieparsi gli spettatori in attesa di applaudire il vincitore, i due al comando mettono circa 40 metri tra loro e le ruote degli inseguitori. Il gruppo non demorde e il loro vantaggio rimarrà tra i 12 e 6 secondi. Al GPM saranno Zana, Zimmermann e Pugi a transitare per primi, il gruppo sempre a vista alle loro spalle. A cinque chilometri dal traguardo Rastelli si riporta sui fuggitivi, per un finale al cardiopalma. A due chilometri dal traguardo si trovano tutti in 15” con il gruppo in progressione. All’imboccatura del rettilineo appaiono tutti compatti e sarà Georg Zimmermann – Tirol KTM Cycling Team, a lanciare lo sprint ai 300 metri, lasciandosi alle spalle Luca Rastelli – Delio Gallina – bronzo Filippo Zana – Sangemini Trevigiani MGkVis.

Si aggiudica la classifica a punti del GPM, del trofeo Gino Mondaini, Marco Murgano (Casillo Maserati), secondo Artur Sowinski (VPM Porto Sant’Elpidio), terzo Manuele Tarozzi (In EmiliaRomagna).

Vince il trofeo Bruno Anelli, per la classifica a punti per i traguardi volanti, Riccardo Ciuccarelli (Sangemini -Trevigiani MGKVis), secondo Manuele Tarozzi ( In Emilia Romagna), terzo Nocolas Nesi (Work Service Videa Coppi Gazzera).

“Ho curato la mia preparazione – afferma il vincitore intervistato sul podio – e i risultati arrivano, e sono convinto di fare bene in futuro. In salita mi sentivo bene – continua Zanaci ho provato, mi sono mancate le gambe ai 200 metri dall’arrivo”.

Rastelli chiude affermando che: “lo scorso anno mi era piaciuta la Coppa della Pace, e mi ero ripromesso di tornare e fare bene, sono contento del risultato”.

Come annunciato durante la riunione tecnica in mattinata, l’appuntamento è quindi fissato per il 2020, quando la ditta fratelli Anelli festeggerà i suoi 60 anni di attività e 46 di collaborazione con la Coppa della Pace. Un sentito grazie da parte degli organizzatori va a quanti, ad ogni titolo, hanno contribuito alla riuscita di questa bellissima giornata di sport.

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