I no vax del Trentino boicottano la riviera: "non veniamo in vacanza"
Parte dal Trentino la campagna in Rete contro le vacanze negli hotel della Romagna.
Riviera romagnola sotto attacco da parte delle famiglie NO VAX del trentino Alto Adige. Un coordinamento di genitori contrari alle vaccinazioni, ha iniziato una campagna sui social in cui invita a boicottare le vacanze a Rimini.
Per dirla alla Burioni citando il titolo del suo libro, è la solita “congiura dei somari”, per il sindaco Gnassi è il ‘ricattuccio’ di quei pochissimi che non vaccinano i figli, per la presidente degli albergatori Rinaldis è assurdo mescolare una legge sui vaccini con le vacanze. Il fronte no vax del del Trentino Alto Adige ha avviato ieri con questa mail indirizzata al sindaco di Rimini, la campagna per boicottare le vacanze in Romagna. Il Coordinamento regionale Trentino Alto Adige dei genitori per la libertà di scelta invita tutte le famiglie trentine e altoatesine a non trascorrere le ferie a Rimini a meno che non si revochi l’ordinanza emanata. L’ordinanza in questione è quella del comune di Rimini che stabilisce in modo permanente, come ha deliberato il consiglio comunale giovedì scorso (vedi notizia), multe per i genitori che continuano a portare a scuola (asili nido e scuole d’infanzia) i figli non in regola con le vaccinazioni, con una multa da 25 a 500 euro per ogni giorno di frequenza in violazione del provvedimento. Alle mail si è poi aggiunta una campagna sui social. A sentire la presidente Rinaldis questa campagna è un autogol clamoroso dei no vax, e non preoccupa affatto gli operatori del turismo. (Ascolta l’intervista)
Sulle pagine Fb del coordinamento ieri è apparso questo post che è stato condiviso anche dai gruppi di Rimini:
Dal varo del provvedimento il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi era stato anche bersaglio di minacce pesanti: “non sono mancati i messaggi offensivi dei no-vax – spiegava il primo cittadino a LaRepubblica -, in numero proporzionale alle vaccinazioni (90 per cento i favorevoli e un 10 per centro contro) con i consueti metodi: mail bombing, minacce di ogni tipo da quelle personali a quelle stranote tipo “non verremo più a Rimini”. Poi ce n’è stata anche una che mi ha augurato la morte, ma su questa ho già interessato i miei legali. Soliti metodi, che non ci fermeranno” – ha detto il Sindaco Gnassi.
Questa mattina, nella nostra trasmissione di Radio Icaro e Icaro Tv “tempo reale”, è intervenuta sul tema la presidente degli albergatori di Rimini Patrizia Rinaldis. Sono sempre gli stessi soggetti – afferma- abbiamo già verificato. Nel rispetto delle convinzioni di tutti dico però che questa è una battaglia che va combattuta su altri tavoli e che poco c’entra con il turismo. Rimini ha talmente tanto da offrire che non è preoccupata per questo ricatto usato, tra l’altro, in maniera impropria. La presidente ha anche detto che in associazione albergatori arrivano anche tanti attestati di stima e di sostegno per le scelte fatte dal Comune.