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Mano tesa al commercio

Aiuto ai negozi. Il comune restituisce l'Imu a chi riduce l'affitto

In foto: la conferenza stampa
la conferenza stampa
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 5 apr 2019 13:07 ~ ultimo agg. 6 apr 10:36
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Mano tesa al commercio da parte del comune di Rimini che ha predisposto una serie di azioni per favorire la rigenerazione del centro commerciale naturale.

Il comune mette sul piatto 200mila euro all’anno per tre anni per dare ossigeno a negozi di vicinato e botteghe. 

Confermati i provvedimenti della No Tax Area (per chi apre attività in centro storico), il principale intervento riguarda la rinegoziazione degli affitti (in tutto il territorio e non solo in determinate aree): ai proprietari dei muri che accorderanno alle imprese conduttrici (si parla di negozi di vicinato) una riduzione dell’affitto, otterranno la restituzione l’anno seguente dell’Imu. Se la diminuzione sarà di almeno il 20% sarà restituito il 50% di Imu, se sarà di almeno il 30 ci sarà la restituzione totale.

Altro provvedimento riguarda le botteghe storiche, vale a dire quelle aperte da almeno 50 anni. Per loro il comune prevede la soppressione del diritto di segreteria per l’iscrizione all’albo (150 euro) e la restituzione della Tari.

Si cercherà anche di favorire l’uso temporaneo dei locali sfitti con contributi sull’Imu ai proprietari che concederanno per alcuni giorni l’uso dei propri immobili. Le organizzazioni del terzo settore che ne usufruiranno saranno indicate dal comune.

Dopo il via libera in consiglio alla mozione del consigliere Renzi, l’amministrazione cercherà anche di tendere la mano alle edicole che potranno ottenere contributi pari alla Tari versata. Dovranno attrezzarsi per il rilascio di certificazioni del comune ottenute mediante collegamento telematico.

Non sarà stilata una graduatoria e se le domande saranno superiori ai 200mila euro messi a bilancio, le risorse saranno spalmante tra quanti ne hanno diritto.

Dopo le start up, con questo progetto triennale vogliamo dare un sostegno anche a quei commercianti e artigiani che, non senza fatica, stanno resistendo in un contesto economico oggettivamente ancora difficile – sottolinea l’assessore alle attività economiche Jamil SadegholvaadIn questo quadro il tema dell’insostenibilità degli affitti ha un peso rilevante ed è per questo che abbiamo deciso di intervenire con un’azione ad hoc mirata ai proprietari degli immobili, che speriamo possano darci una risposta forte”.

I dettagli a cura dell’ufficio stampa del comune

  1. Start up di impresa

Una prima linea di intervento rappresenta la continuazione degli incentivi 2017 e 2018, per il sostegno della fase di avviamento di imprese di nuova costituzione o di nuovo insediamento che contribuiscono in modo diretto e virtuoso alla valorizzazione del Centro Storico e dei Borghi, alla promozione dello sviluppo occupazionale nel territorio comunale e allo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel territorio comunale. Si tratta di contributi per gli importi versati a titolo di TARI, di COSAP e di imposta di pubblicità per l’insegna. Nel caso di risorse residue, il contributo può essere concesso anche a fronte di spese di avviamento diverse dai tributi locali.

  1. Negozi aperti e vetrine illuminate – Rinegoziazione degli affitti

Uno dei principali interventi previsti nel progetto riguarda il contenimento dei canoni di affitto di locali a destinazione commerciale o produttiva aperti al pubblico. Beneficiari diretti dell’intervento sono i proprietari dei locali commerciali il Comune propone un contributo economico calcolato sulla base dell’IMU pagata ai proprietari che accorderanno alle imprese conduttrici  (commercio al dettaglio – esercizi di vicinato e di artigianato di servizio aperto al pubblico) una riduzione del canone di affitto non inferiore al 20%. Possono accedere a un contributo se  stipulano un nuovo contratto di affitto con un’impresa conduttrice, se non sono ancora passati tre anni dalla risoluzione della precedente locazione, e se il canone pattuito è inferiore a quello stabilito nel contratto anteriore di almeno il 20%.

  1. Negozi aperti e vetrine illuminate – Riattivazione di locali sfitti

La misura intende favorire l’utilizzo temporaneo dei locali sfitti e individua nelle organizzazioni del terzo settore un interlocutore in grado di raggiungere questo obiettivo. Sarà corrisposto un contributo sull’Imu versata a quei proprietari di immobili commerciali non utilizzati che li concederanno per un certo numero di giorni ogni anno in uso gratuito ad organizzazioni segnalate dal Comune o da un soggetto convenzionato.

  1. Botteghe storiche

Il Comune vuole sostenere le Botteghe Storiche iscritte nell’Albo Comunale (LR Emilia-Romagna n. 5/2008), in quanto espressione tipica e caratterizzante della realtà commerciale locale. L’incentivo prevede un contributo calcolato sulla base della TARI ed è accompagnato dalla soppressione da parte del Comune del diritto di segreteria di 150 euro attualmente previsto per l’iscrizione all’Albo.

  1. Edicole punto digitale

Gli esercizi di rivendita di giornali e riviste – settore che vive una fase di profonda difficoltà – sono al centro di un progetto rivolto all’attivazione di servizi di rilascio di prodotti digitali del Comune. Durante il triennio 2019 – 2021, alle edicole che si attrezzeranno per il rilascio di certificazioni dell’anagrafe del Comune di Rimini, ottenute mediante collegamento telematico, è concesso un contributo economico “No Tax Area” pari alla TARI regolarmente versata.