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Il Cartellino

Il Cartellino di Beppe Autuori... sull'onda dei ricordi

In foto: L'invasione di campo dopo il triplice fischio
L'invasione di campo dopo il triplice fischio
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 2 mar 2019 15:32 ~ ultimo agg. 3 mar 16:42
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Cartellino azzurro

All’onda dei ricordi. A farla infrangere nell’intimo della nostra mente è la partita di domani pomeriggio contro il Gubbio. La squadra eugubina ci fa riavvolgere il nastro fino al 15 giugno del 2003 quando al Romeo Neri, davanti ad oltre 6.000 spettatori, nella finale di ritorno dei playoff, il Rimini con lo 0-0 riuscì finalmente a centrare la promozione in C1.

D’un tratto la gomma della felicità cancellò le tante linee rosse delle finali perse. A partire dal 1998-99 col Sandonà per poi proseguire con la Vis Pesaro, Teramo e Sambenedettese. Quante delusioni, quante notti in bianco a pensare e ripensare il motivo per cui il Rimini di Bellavista non riusciva a centrare quella benedetta promozione, poi la svolta.

La squadra fu affidata a Leo Acori, tecnico preparato, dalle positività eccellenti e ad alcuni acquisti mirati. In primis il terzino Galliano, un autentico portafortuna perché in ogni squadra dove aveva giocato aveva sempre centrato la promozione. E a Rimini non mancò di confermare il suo incredibile curriculum.

La partita finale col Gubbio viene anche ricordata per l’interminabile recupero che l’arbitro Rocchi di Firenze, sì proprio lui quello che domani sera dirigerà Napoli-Juve, applicò con incorruttibile determinazione, mettendo a repentaglio centinaia se non migliaia di apparati cardiocircolatori. Ci fu anche una anticipata invasione pacifica di campo che per fortuna rientrò nel giro di pochi minuti.

Ebbene sì, a Rimini non ci facciamo mancare niente: fummo i primi a sperimentare le lungaggini, che ora sono legate alla Var, allora al metro arbitrale di un giovane rampante direttore di gara.

Chiusa la parentesi dei ricordi, si apre il discorso molto più impegnativo della partita che il Rimini dovrà affrontare domani pomeriggio. Partita sentita per tanti motivi: dall’importanza dei tre punti che a dieci giornate dalla fine iniziano ad essere pesantissimi, al tentativo di sorpassare in classifica una diretta concorrente per la salvezza.

Un ultimo pensierino va alla disastrata situazione in cui continua a navigare la LegaPro. Un ciclone di segno meno in classifica ha flagellato il girone A e quello C. Pensate che il Cuneo ha ben 23 punti di penalizzazione, la Lucchese un -16. Le due società hanno ancora pochi giorni per regolarizzare la loro situazione circa le false fideiussioni. Ce la faranno? Speriamo di sì. Altrimenti raggiungeranno Matera e Pro Piacenza, già in vacanza anticipata. Povera LegaPro: una volta si diceva che si ballava sul Titanic. Ora sarebbe meglio dire che anche l’orchestra è sparita. Rimangono solo i coristi. Ma quelli non mancano mai…

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di Roberto Bonfantini   
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