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Relazione Europea sulla Droga. Tinelli (San Patrignano): va trattata come emergenza nazionale

In foto: Tinelli di San Patrignano
Tinelli di San Patrignano
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Ven 8 Giu 2018 17:15 ~ ultimo agg. 26 Mag 13:45
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Alla luce della nuova Relazione Europea sulla Droga, in particolare quelli sulla duffusione di marijuana e cocaina in Italia, il presidente della Comunità di San Patrignano Antonio Tinelli rilancia la necessità di considerare la droga come un’emergenza nazionale e sollecità il nuovo Governo a lavorare per politiche adeguate di prevenzione. E ponendo anche l’attenzione su nuove droghe che si stanno diffondendo in Europa e oltreoceano.


La dichiarazione di Antonio tinelli:

“Abbiamo letto con cura la Relazione Europea sulla Droga e purtroppo non ci stupisce la posizione dell’Italia nella classifica del consumo di sostanze. Al terzo posto per consumo di marijuana e al quarto per quello di cocaina, ovvia conseguenza nel nostro Paese di una sempre più diffusa accettazione e normalizzazione dell’uso di queste  sostanze. I dati di San Patrignano ci dicono che l’87% di chi entra in comunità ha iniziato con la cannabis e  il 90% ha consumato, fra le altre sostanze, cocaina. Allo stesso tempo, pur assistendo a un consumo di eroina minore rispetto agli anni ’90, stiamo notando una recrudescenza del fenomeno con il ritorno a questa sostanza, compresa l’assunzione per via iniettiva.

La Relazione ci dice ancora una volta quando sia importante vigilare nella maniera più attenta possibile il fenomeno, ancor più alle porte della stagione estiva in cui negli ultimi anni, in nome del divertimento sfrenato, si sono registrati tragici fatti di cronaca. Siamo fortemente preoccupati per le tendenze negli altri Paesi europei dove le morti per overdose sono in crescita, ma ancor più da quanto avviene Oltreoceano. Negli Stati Uniti, le cui tendenze spesso raggiungono l’Europa con qualche anno di ritardo, si sta registrando un aumento incredibile dell’uso di Fentanyl e dei suoi derivati, oppioidi sintetici 100 volte superiori alla morfina. Per questi motivi dobbiamo tornare a trattare il problema droga e tossicodipendenza, che in Italia riguarda sempre più i giovani, come emergenza nazionale, ideando una politica di contrasto e prevenzione alle dipendenze puntuale, con il nuovo Governo chiamato a esplicitare la sua linea e a dare, quanto prima, una politica di indirizzo al Dipartimento Antidroga italiano che promuova come soluzione, in maniera decisa, l’orientamento al recupero.

Ben lieti di leggere come la Relazione Europea abbia sottolineato l’importanza della prevenzione, ci auguriamo che lo stesso faccia il Governo italiano, investendo risorse ed energie. San Patrignano con i suoi ragazzi al termine del percorso, incontra ogni anno circa  50mila studenti di tutta Italia offrendo loro storie che possano rafforzare il loro senso critico e cambiare la loro percezione del rischio rispetto al problema. Si tratta di giovani curiosi di saperne di più e di confrontarsi con chi conosce questo argomento. Ci auguriamo che questa attività possa essere sempre più sostenuta dalle istituzioni, dando così una risposta costruttiva e un sostegno quanto mai puntuale al bisogno di prevenzione richiesto dalle famiglie e dalla scuola”.

 

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