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Cultura Rimini

"Smetti di pensare! Overthinking e ruminazione mentale", il volume di Valentina Pazienza alla Feltrinelli

In foto: La copertina del libro
La copertina del libro
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 5 apr 2018 20:05 ~ ultimo agg. 20:07
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“Smetti di pensare! Overthinking e ruminazione mentale” è il titolo del volume che domani (venerdì 6 aprile) l’autrice Valentina Pazienza presenterà, alle 18:30, alla Feltrinelli di Rimini (largo Giulio Cesare, 4), nell’ambito del ciclo di incontri “Dialogo con gli autori”, sponsorizzato da Lions club Rimini Riccione host e Associazione Itaca.

“Il libro fa parte di una collana che ha l’obiettivo di diffondere alcune tematiche della psicologia – attacca Valentina Pazienza -. Confrontandomi con il responsabile scientifico della collana era emerso che durante il lavoro clinico spesso ci si era scontrati con pazienti che avevano difficoltà nel controllo del pensiero, che diventava intrusivo e difficile da controllare perché prendeva la situazione “in mano”. L’obiettivo è più che altro quello di permettere alle persone di prendere coscienza di quello che è questo tipo di problema perché spesso il problema principale è che non ci si rende conto che c’è un problema stesso. Dare quindi un punto di partenza alla persona affinché possa intervenire sul suo problema, innanzitutto prendendone coscienza. All’interno del libro vengono dati alcuni suggerimenti su come poter affrontare la gestione di questa problematica, che definirei come una strategia di “problem solving” sbagliata”.

“Il libro è un punto di partenza per un percorso di tipo terapeutico – continua l’autrice –. Io poi suggerisco alcuni percorsi da fare con un professionista seguendo quelli che sono, secondo la letteratura, i metodi più efficaci. C’è un capitolo finale dedicato al professionista che si trova a confrontarsi con i pazienti che hanno questo problema”.

La prima parte del titolo, “Smetti di pensare!”, è anche un invito alla leggerezza?
“Per certi aspetti potrebbe essere anche vero, però il problema di chi è afflitto sia dalla ruminazione che dal rimuginio è che non riesce ad essere più leggero perché è convinto che quello sia il modo più efficace per risolvere i problemi, invece resta lì. Nel libro parlo anche di prescrizione del sintomo. L’obiettivo di base è far capire che questa è una modalità di pensiero che non porta a nessun risultato. Nel momento in cui la persona ne prende consapevolezza smette di pensare. Si è talmente incastrati nei pensieri che non ci si rende conto che è quello che fa star male”.

Una riflessione sulla differenza tra ruminare e rimuginare.
“Chi rimugina è una persona sempre focalizzata sul futuro e nella previsione di un futuro catastrofico. Si immagina un futuro negativo con l’intento di potersi preparare e affrontare meglio la situazione. Chi rumina è invece sempre focalizzato sul passato, va a rivangare in quelle che sono tutte le situazioni passate con l’intento di capire cos’è andato storto e come venir fuori dalla sofferenza che prova. Nessuno dei due è focalizzato sul presente. La soluzione che viene suggerita è proprio quella di cercare di concentrarsi di più sul presente affinché non si venga invasi da questi pensieri continui”.