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Rimini FC. Daniele Simoncelli: "Sono sempre stato un tifoso di questa squadra"

In foto: Simoncelli (al centro) il giorno della presentazione
Simoncelli (al centro) il giorno della presentazione
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
gio 8 giu 2017 11:44 ~ ultimo agg. 9 giu 18:04
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È un esterno di centrocampo, che puo giocare anche in attacco. Daniele Simoncelli, cattolichino classe ’89 da ieri è un giocatore del Rimini. Queste le sue prime parole da biancorosso.

Il primo a parlare e il direttore sportivo del Rimini, Pietro Tamai: “Siamo qui a presentare il secondo giocatore nuovo della Rimini Calcio, Daniele Simoncelli. Lo abbiamo voluto fortemente, ci siamo incontrati un paio di volte, è scattata la scintilla e siamo riusciti a chiudere immediatamente, anche perché la sua volontà di venire a Rimini era totale, non ha badato ad altro, ha voluto questa maglia prima di qualsiasi altra cosa”.

Simoncelli si presenta: “Io sono molto contento e orgoglioso di tornare a casa dopo tanti anni trascorsi fuori perché non capita tutti i giorni di venire a giocare a Rimini. Sono sempre stato un tifoso di questa squadra e avere l’onore di indossare questa maglia mi rende molto orgoglioso. Io a 12 anni sono andato fuori casa a fare il settore giovanile a Brescia, poi a 18 anni, quando ho iniziato a girare, avevo un altro tipo di mercato. Poi sono andato a giocare al sud, a Barletta per quattro anni, e adesso dopo 15 anni di girovagare finalmente sono tornato a casa. Da bambino giocavo nella Marignanese”.

Quali sono le sue caratteristiche? “Sono un esterno di centrocampo o d’attacco, negli ultimi anni ho fatto anche la mezzala, comunque rimando un esterno. Sono destro, ho giocato sia a destra che a sinistra, poi quest’anno in base alle esigenze del mister vedremo dove sarò più utile alla causa.
Io sono un esterno di centrocampo. Quest’anno all’Altovicentino purtroppo le cose non sono andate benissimo, abbiamo avuto una grave crisi economica e siamo riusciti a salvarci all’ultima giornata. Ed eravamo rimasti veramente in pochi ho chiuso il campionato anche in mezzo al campo per necessità. Sono un esterno a cui piace saltare l’uomo, veloce, ho sempre fatto molti assist, spero col passare degli anni di imparare anche a fare gol perché sono quelli che contano e sono quelli che fanno vincere le partite.
San Mauro è un bel ricordo perché l’anno precedente mi ero rotto il malleolo, ero fermo da tanti mesi e a novembre sono tornato a casa. Non stavano andando benissimo, invece ci siamo ripresi alla grande, sono riuscito a fare sette gol, che è il mio record di gol in una stagione.
Sono stato qualche giorno ad allenarmi nel Rimini con mister Pane perché conoscevo Ivano Pastore e il direttore generale Palmas, che ho avuto ad Olbia, poi in quella situazione avevano bloccato i tesseramenti al Rimini e non se ne è fatto più niente”.

Simoncelli ha voluto Rimini a tutti i costi: “Rimini è una grandissima opportunità per me perché è una società seria, con una tifoseria che ha fame di calcio e soprattutto ha un progetto ambizioso, che adesso non è facile da trovare. Per un romagnolo come me giocare a Rimini è il massimo e quindi spero di dare il mio contributo per far sì che questo progetto vada avanti”.

Conosce qualcuno dei nuovi compagni? “Ho conosciuto Claudio Cola pochi giorni fa perché l’ho visto riabilitarsi a Cesenatico, e abbiamo scambiato due chiacchiere lì quando ci siamo incontrati”.

E mister Muccioli? “Il mister non lo conosco personalmente, anche se me hanno parlati tutti bene. L’anno scorso ha fatto un gran lavoro al Romagna Centro e sono proprio curioso di lavorare con lui”.

Cosa si aspetta da questa stagione? “Sicuramente ho grandi motivazioni anche perché vengo da stagioni non molto fortunate. Mi auguro di fare una grande stagione, come la deve fare il Rimini, poi quanto sarà grande lo vedremo strada facendo. Con la Sammaurese eravamo partiti male, poi alla fine siamo riusciti a salvarci con 4-5 giornate d’anticipo. Io sono riuscito a giocare 25 partite. Abbiamo fatto bene, è stata una bella esperienza perché era la prima volta che giocavo a casa e sono stato molto bene”.

Conosce bene il campionato di serie D. “Sono tre anni che faccio questo campionato, lo conosco abbastanza bene, prima lo avevo fatto solo a Rodengo Saiano, ma ero un under, ero molto giovane. Invece negli ultimi tre anni l’ho fatto e credo di conoscerlo abbastanza bene. Adesso non so in che girone ci metteranno. Da quando hanno tolto la C2 e fatto la Legapro unica la serie D è diventata un vero campionato di professionisti”.

Tamai fa il punto sul mercato: “Con gli over siamo vicini alle chiusure, manca un attaccante (sempre Alex Ambrosini in pole position, ndr) ed eventualmente un difensore centrale. E poi stiamo lavorando sugli Under, che sono fondamentali perché sono quelli che ti fanno fare il saltino a livello di organico.
Quelli che abbiamo in casa sono nostri, quindi sono riconfermati. Di under ne abbiamo già 6-7 (Arlotti, Guiebre, Guia e tre chiusure molto vicine, che abbiamo quasi ultimato), ne mancano 4-5.
Stiamo valutando di mandare in prestito alcuni ragazzini che l’anno scorso hanno giocato di meno a società limitrofe, che possono essere la Stella, il Riccione, il Coriano. Mignani, Mani e Contarini sono i tre che manderemo a giocare
(tutti e tre sono destinati alla Fya, ndr). Poi ci sono altri ragazzi della Under che non hanno fatto parte quasi mai della prima squadra e anche loro dovranno avere una vetrina in una prima squadra che può essere in Promozione o in Eccellenza, adesso vediamo. Rientra Tamagnini, classe ’99, dal prestito. Uno potrebbe essere Leo Tompte, classe ’99 che può fare l’esterno o la seconda punta. Andrebbe in concorrenza con Arlotti, due giovani per un ruolo. I tre 2000 che faranno parte della prima squadra sono Amaducci, Maggioli e Albini. Ne stiamo valutando altri anche con società di serie A. Per il ruolo di portiere stiamo valutando Donini della Ribelle. Se pensiamo che l anno scorso siamo partiti il 2 agosto siamo a un punto enorme perché abbiamo tutto il tempo di valutare. C’è un mese e mezzo prima di partire per il ritiro, che sarà a Villagrande o a Carpegna”.

Chiude il presidente Sergio Santarini: “Sono il presidente onorario. Ho vissuto in un altro mondo e sto imparando queste cose. Il presidente augura di fare un bellissimo campionato come abbiamo fatto l’anno scorso, anzi migliorandoci”.

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