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di Carlo Alberto Pari

Calo demografico, speranza di vita generale, ed in buona salute

In foto: repertorio
repertorio
di Ospite   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 28 apr 2024 07:21 ~ ultimo agg. 27 apr 19:33
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A volte, il futuro è spesso immaginabile con congruo anticipo, senza necessità di ricorrere alle immancabili commissioni. La situazione è seria, ma i problemi non piacciono, per prenderne atto, servono soprattutto dati, esplicativi ed inconfutabili. Al lettore, la riflessione sul futuro.

Arrotondo per non tediare. La popolazione italiana al 1 gennaio 2022, è risultata di circa 59 milioni di residenti. La previsione al 2080, indica un drastico calo a circa 46 milioni. Nel 2042, solo una famiglia su quattro sarà presumibilmente composta anche da figli. Il rapporto tra cittadini in età lavorativa e non lavorativa, passerà da 3 a 2 del 2022 , a 1 a 1 nel 2050. Completo il quadro, aggiungendo che la speranza di vita degli italiani è ulteriormente aumentata, traguardando 83,1 anni ( + sei mesi sul 2022) L’aspettativa è ad oltre 81 anni per gli uomini ed 85 per le donne, nonostante la scarsità della spesa sanitaria rispetto al PIL, inferiore alla media OCSE ed alla media Europea ! Purtroppo però, non è altrettanto positivo il dato sulla speranza di vita in “buona salute”, che si attesta intorno ai 59 anni . In sostanza, si vive di più, ma non in buona salute (pessime notizie per le casse della sanità pubblica)

Riassumo e sintetizzo, per concludere con una domanda finale.

A) Diminuzione drastica della popolazione (con presumibile calo delle entrate).

B) Cittadini in età da lavoro rapportati agli altri : 1 a 1 nel 2050 ( insostenibilità)

C) Aumento significativo della speranza di vita a circa 83 anni, ma non in buona salute, attestata a circa 59 anni ( necessità di lunga assistenza sanitaria )

D) Un Debito Pubblico tra i più alti, ed in continuo ed esponenziale aumento (affronterò l’analisi in apposito articolo). Una drammatica eredità per figli e nipoti, peraltro, sempre meno numerosi, quindi, con un pro-capite stratosferico, abbinato a remunerazioni medie carenti, pensioni traguardabili in tarda età e di importo medio infimo, cui aggiungere una sanità pubblica, già oggi, in significativa difficoltà.

La domanda : per quanto tempo può essere sostenibile tutto questo?

Appare evidente, la drastica urgenza di interventi, attesi da molti anni, finalizzati a tamponare, difficilmente a risolvere. Eppure, l’elezione o la rielezione, appaiono per molti le priorità, mentre l’astensione, insindacabilmente, segnala il pensiero degli italiani.

di Carlo Alberto Pari