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Polemiche su Parco del mare. Renzi: Gnassi non risponde. La Frisoni: affondo fuori bersaglio

In foto: l'assessore Frisoni
l'assessore Frisoni
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
ven 11 nov 2016 16:15 ~ ultimo agg. 17 nov 21:38
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Ieri sera in Consiglio Comunale a Rimini il consigliere di Fratelli d’italia Gioenzo Renzi ha presentato un’interrogazione interrogato per chiedere chiarezza e trasparenza sulle 155 manifestazioni di interesse arrivate per il parco del mare, temi già espressi ieri in conferenza stampa (vedi notizia). A rispondere per l’Amministrazione è stato l’assessore alla programmazione e gestione del territoriio Roberta Frisoni che trasmette una sintesi della risposta, nella quale spiega come ci siano anche motivazioni di riservatezza ma parlando anche di “affondo fuori bersaglio” sulle accuse di svendita ai privati. Tutt’altro che soddisfatto della risposta il consigliere Renzi che torna alla carica: il sindaco non ha voluto rispondere ma ha delegato l’assessore Frisoni a leggere una risposta evasiva.


 

La risposta dell’assessore Frisoni:

“Mi sembra indispensabile partire dai dati di fatto, cioè da tutti quegli aspetti tecnici e legislativi forse meno ‘di impatto’, ma inopinabili e dai quali non possiamo prescindere. Innanzitutto: gli uffici stanno lavorando per giungere con la massima celerità al completamento dell’istruttoria delle numerose istanze e proposte pervenute all’Amministrazione. L’istruttoria è ancora in corso l’Amministazione è obbligata a tenere riservata contenuti e proposte, per non penalizzare o agevolare coloro che partecipano all’avviso pubblico. Nei fatti è come se, nel bel mezzo di un concorso pubblico, si rendessero note le risposte di alcuni degli esaminandi prima delle valutazioni della commissione d’esame. Sarebbe corretto?

Rimanendo sul piano strettamente tecnico, confermo inoltre quanto già anticipato dal sindaco ieri e cioè che a breve saremo pronti per presentare alla città, per poi confrontarci con essa, il lavoro di ricognizione degli uffici riguardante la prima parte di lungomare. Un lavoro complesso, articolato che ha dovuto intrecciarsi a tutte le altre progettualità in corso: dalle nuove fogne al Trc, agli assi di penetrazione a mare. Il senso del Parco del Mare infatti non è la semplice somma di singoli progetti dal singolo interesse, ma la contestualizzazione di ogni proposta in un disegno complessivo ad altissima valenza qualitativa e ambientale. È un meta-progetto composto di una parte rilevantissima di investimenti pubblici (TRC, PSBO, verde pubblico) e da un parte di partecipazione pubblico-privata a sostegno della riqualificazione delle attività esistenti e della infrastrutturazione stessa del progetto.

Il progetto, vale la pena ricordarlo, rappresenta uno tra gli obiettivi più qualificanti di questa legislatura in quanto è un progetto di rigenerazione che coinvolge profondamente non solo il Lungomare, dal porto-canale a Miramare, ma anche l’arenile e le strutture alberghiere frontistanti; un progetto che mira alla creazione di un nuovo paesaggio che si attesta tra la città ed il mare, attraverso un intervento di ri-naturalizzazione, con l’obiettivo di restituire questi luoghi ad una fruizione pubblica di elevata qualità sotto i profili del comfort urbano, liberando il waterfront dalla presenza della viabilità carrabile.  La frattura fra la città ed il mare sarà ricucita attraverso la ricostruzione dei cordoni dunali, elemento marino per eccellenza, con la messa a dimora di vegetazione costiera autoctona.  Il lungomare diverrà così un nuovo luogo di grande attrattività e qualità ambientale, destinato alla percorrenza pedonale e ciclabile, alla sosta, allo svago, al tempo libero e manifestazioni all’aperto sia per i residenti che per i turisti.  L’obiettivo è quello di proporre un nuovo concetto di benessere alla presenza del mare unitamente all’offerta di nuovi servizi, anche sull’arenile e ad integrazione delle attività ricettive esistenti, funzionali alla creazione di un nuovo prodotto turistico, fondato sulla qualità della vita, fruibile tutto l’anno.

Sul tema della viabilità, ragionare sul Parco del mare vuol dire prendere in considerazione la città dalla SS16 al mare, vedere quelle che possono essere le aree per i parcheggi di attestamento e gli assi di penetrazione alle stesse aree. Le connessioni con la nuova mobilità pubblica (TRC) e lo sviluppo delle altre modalità di trasporto sostenibili. Il trasferimento di quote di traffico dal lungomare alle altre arterie richiede una pianificazione integrata e coerente degli altri assi di traffico, come si sta facendo con la fluidificazione dell’asse mediano e per altri interventi in esame volti all’alleggerimento dei flussi della SS16 (che di fatto, è una circonvallazione urbana).

Per concludere, dire come fa il consigliere Renzi che il Parco del Mare così come concepito è un progetto ‘svenduto’ ai privati è francamente un tentativo di affondo fuori bersaglio. Sarebbe come dire che Piazza Cavour è in mano ai privati perché sono state date in concessione due edicole…”


 

Le dichiarazioni di oggi di Gioenzo Renzi

Parco del Mare e Manifestazioni di interesse : Gnassi non risponde !

Dopo aver aspettato l’arrivo del Sindaco per presentare alla sua presenza l’interrogazione consigliare di ieri sera sul “Parco del Mare e le 155 manifestazioni di interesse”, il Sindaco Gnassi non ha risposto !

Ha delegato l’Ass. Roberta Frisoni che, però, non ha assolutamente risposto a nessuno dei quesiti sottoposti, che per trasparenza verso i cittadini riporto, con cui chiedevo:

  1. Di conoscere le 155 manifestazioni di interesse o proposte progettuali presentate dagli investitori privati per la riqualificazione del Lungomare, fondate esclusivamente su interessi privati, per consentire la valutazione a tutta la città, preoccupata per la salvaguardia dell’interesse pubblico e il futuro della sua Marina: “ Rimini è il Lungomare” e il “ Lungomare è Rimini”;
  1. Se fra le tante problematicità, in che modo è stata affrontata la realizzazione dei parcheggi per agevolare l’accessibilità e la viabilità;
  1. Se sia fattibile ancora discutere con gli operatori se il Lungomare sarà privo di auto o no, dopo l’approvazione dei finanziamenti europei subordinati al progetto presentato di pedonalizzazione del Lungomare, come ha dichiarato l’Ass. Jamil Sadegholvaad alla stampa il 23 ottobre scorso;
  1. Se non sia limitante prevedere le funzioni del Parco del Mare legate soprattutto al sea welness, e al commercio, alla ristorazione, senza prevedere le funzioni culturali;
  1. Se la passeggiata del Parco del Mare collocata a monte di un complesso sistema di dune artificiali non consenta la vista del mare da un lato e della spiaggia dall’altro per la presenza delle strutture balneari e degli ombrelloni;
  1. Se il “nuovo” Lungomare abbassato a “ livello” del piano spiaggia non sia difendibile, come ora, dalle mareggiate;
  1. Se per non compromettere il futuro turistico della nostra città, invece di imporre soluzioni con un sistema decisionale strettamente personalistico, non sia necessario un confronto aperto con i cittadini su soluzioni progettuali alternative, come è stato attuato nel 2004 a Monaco di Baviera addirittura con un referendum cittadino sulla altezza dei grattacieli.

L’Ass. Frisoni, invece di rispondere nel merito, si è nascosta dietro inutili polemiche e la solita propaganda generica e mistificatoria del Parco del Mare.

Si è limitata a leggere un comunicato anticipato alla stampa, decantando per l’ennesima volta l’ottenimento dei finanziamenti europei tramite la Regione di cui tutti erano a conoscenza da due settimane.

Ha tenuto un silenzio totale sulle gravi criticità al progetto del Parco del Mare da noi sollevate riguardanti alcuni punti chiave :

  1. La vendita di suolo pubblico dell’attuale lungomare a singoli investitori privati;
  1. Il lungomare del progetto Gnassi che non consente la vista della spiaggia e del mare ;
  1. L’inesistente difesa del lungomare dalle mareggiate.

Alla luce di questo atteggiamento di presunzione e superficialità della Amministrazione Gnassi su queste evidenti e importanti problematiche, siamo fortemente preoccupati di vedere la riqualificazione del Lungomare nelle mani di “pochi” senza rendere conto a tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro della propria città.