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Attualità Rimini

Il Vescovo visita casa Don Gallo e le realtà parrocchiali che accolgono migranti

In foto: il Vescovo fuori da Casa Don Gallo
il Vescovo fuori da Casa Don Gallo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 4 lug 2016 19:09 ~ ultimo agg. 5 lug 16:55
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Emergenza abitativa e accoglienza ai migranti. Nel pomeriggio il Vescovo Lambiasi ha fatto visita a Casa Don Gallo e alle prime esperienze nate dall’invito fatto dalla Diocesi alle parrocchie per l’accoglienza ai rifugiati.

Prima tappa: Casa Don Gallo. Il Vescovo, accompagnato dal Vicario e dal parroco di San Gaudenzo Don Aldo Amati, nel primo pomeriggio ha fatto visita a Casa Don Gallo, appuntamento concordato qualche DSC_0055giorno fa con i volontari di Rumori Sinistri che si occupano della struttura che accoglie i senzatetto.
La visita, che ambo le parti hanno voluto si svolgesse nel maggior riserbo, è stata caratterizzata – si legge in una nota giunta da Rimini People – “da un’atmosfera di calda familiarità che ha favorito il contatto tra Monsignor Lambiasi e gli abitanti”. Manila Ricci, referente di Rumori Sinistri, ha illustrato il lavoro fatto da dicembre ad oggi e le pratiche che hanno permesso di trasformare Casa Don Gallo da dormitorio “a percorso di riscatto in cui tutti i senzatetto sono resi parte attiva”.DSC_0032
Ho incontrato delle persone che vivono un bisogno reale al quale nessuno di noi può sottrarsi – ha dichiarato monsignor Lambiasi  – “Come Vescovo di questa chiesa sento che sia importante stabilire un contatto come abbiamo fatto oggi, mi sembra positivamente, e poi vedere quello che possiamo fare. Siamo anche noi impegnati con grande fatica e mi auguro che i prossimi passi vadano nella direzione di una accoglienza, di una solidarietà, di una integrazione, di cui qui
foto di gruppo per il Vescovo a Casa Galloabbiamo avuto una buona impressione.”
– rivolgendosi poi ai volontari ha concluso – “ Vi auguro di poter continuare sulla strada del dialogo, del rispetto e del grido di aiuto per le varie situazioni che si vivono insomma.”
Gli abitanti della Casa e i volontari hanno salutato il Vescovo con un applauso.​

Durante la visita, Monsignor Lambiasi ha appreso con soddisfazione della lettera con la quale il vicesindaco e assessore alla Protezione sociale Gloria Lisi ha convocato un incontro con le associazioni e le realtà riminesi impegnate a dare una risposta all’emergenza abitativa. “Un segnale concreto di dialogo che prosegue – secondo il Vescovo – e che può portare a risultati positivi nei confronti di emergenze reali”.

Seconda tappa: Casa Betania. Vicina a Casa Don Gallo, Casa Betania è stata la seconda tappa del Vescovo. Si tratta di una delle prime risposte all’invito rivolto dalla Diocesi alle Parrocchie per l’accoglienza. Nella struttura vivono una decina di ragazzi provenienti da Ghana, Afghanistan e altri paesi. Qualcuno già lavora come fornaio o come mediatore sociale. Monsignor Lambiasi si è intrattenuto a parlare con loro (tutti studiano italiano, visto che la lingua è il primo aspetto su cui si devono impegnare per integrarsi) e ha rimarcato anche l’importanza dei volontari che gestiscono la struttura e con il loro impegno consentono a questi ragazzi di inserirsi sul territorio.

Terza tappa: il Crocifisso. Alla parrocchia del Crocifisso vive in un appartamento di una casa bifamigliare (l’affitto è a carico della Parrocchia) una famiglia proveniente dal Sudan: mamma, papà e due figlie piccole di 7 mesi e 4 anni. Per accogliere il Vescovo la signora si è cimentata nella preparazione della sua prima ciambella accompagnata da caffè sudanese. Ad aiutare la famiglia un gruppo di una decina di volontari.

Due esperienze, queste ultime, che in avvio hanno dovuto fare i conti con qualche resistenza: non è stato facile infatti trovare chi volesse affittare gli appartamenti. Ma ora proseguono in piena serenità e i rapporti con il vicinato sono ottimi.

Il Vescovo proseguirà nei prossimi giorni le sue visite anche alle altre esperienze di accoglienza nate nelle parrocchie della diocesi.