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Cultura Rimini

A Castel Sismondo torna Parco Poesia: in arrivo oltre 100 poeti da tutta Italia

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 20 lug 2016 10:21
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Tra sabato e domenica oltre 100 poeti saranno a Castel Sismondo per la tredicesima edizione di Parco Poesia, il festival della poesia giovane, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini e con il contributo di Fondazione Gemmani e di Rose & Crown.

Ogni anno il festival pone un tema di riflessione a cui sono dedicate le conferenze pomeridiane e lo fa con un titolo e un’immagine simbolo. Il titolo di questa edizione è “Lavoro straordinario”. Il festival pone un tema chiave per i giovani del nostro tempo: il lavoro, non solo inteso come mestiere di scrivere, officina del poeta sul testo, ma anche come quel “secondo lavoro” fatto per vivere, che porta i poeti in incognito nei più diversi rami della società. Non tutti sanno che c’erano alcuni grandi poeti nelle aziende che hanno reso bellissima l’industria italiana del ‘900: Franco Fortini, Giovanni Giudici, Vittorio Sereni, Attilio Bertolucci. Il festival racconta questa storia come provocazione sulla contemporaneità, invito a dare di nuovo credito a chi ha una visione. Per raccontarlo con un’immagine Parco Poesia ha scelto di ispirarsi alla celebre Lettera 22 Olivetti, un’emblema del design industriale con cui sono state scritte molte grandi opere del secolo scorso. A realizzare l’illustrazione per Parco Poesia quest’anno è stato un team di giovani artisti che hanno aperto a Fano la tipografia d’arte Italic.

«Lavoro straordinario è quello dei poeti, nel suo uscire dall’ordinario del linguaggio e rinnovarlo, ma anche nel suo essere fatto di solo straordinario, nel suo abitare per natura una zona limite – afferma la curatrice Isabella LeardiniLa poesia non è un passatempo, è un lavoro a tempo indeterminato, un lavoro precario, un lavoro straordinario».

I poeti che hanno reso grande l’industria del ‘900 sono al centro della conversazione inaugurale di sabato 23 luglio alle 16.00 (Ala di Isotta), seguita da un recital in cui Milo De Angelis e Viviana Nicodemo attraverseranno, invece, la riflessione sullo scrivere dei grandi scrittori, da Pavese a Marina Cvetaeva. Una serata d’onore nel grande prato di Castel Sismondo sarà dedicata sabato a Giampiero Neri, grande autore del nostro tempo, classe 1927, e accanto a lui ci saranno i giovanissimi poeti dei laboratori nei licei riminesi. A condividere il palco con il grande maestro sarà una guest star musicale: il cantautore Fabio Curto, vincitore di The Voice of Italy 2015. Alle 23.00 uno Slam Poetry notturno festeggerà a Parco Poesia la pubblicazione della guida che racconta i 15 anni dall’arrivo dello Slam in Italia.

Nella giornata di domenica 24 luglio si parlerà di editoria in mattinata, mentre nel pomeriggio un convegno guidato dal critico letterario del Corriere della Sera Roberto Galaverni racconterà quindici anni di poesia giovane in Italia, mettendo a confronto le voci di autori nati negli anni ’70 e negli anni ’80, con una riflessione sull’opera e sui percorsi più o meno condivisi. Nella serata finale i maestri leggeranno e presenteranno altrettanti giovani da loro scelti.

Come sempre il cuore del festival sono i reading pomeridiani, che ogni giorno alle 18.00 nel prato di Castel Sismondo presenteranno quindici autori: giovani talenti emersi anche grazie al Premio Rimini per la poesia giovane o usciti quest’anno con un nuovo libro nella giornata di sabato, mentre autori contemporanei ancora giovani ma con una già solida storia leggeranno nel pomeriggio di domenica.

Inoltre al Castello sarà visitabile una mostra del fotografo Dino Ignani dedicata ad Amelia Rosselli e ogni sera uno slideshow del suo intero progetto “Intimi Ritratti”, dedicato alla poesia contemporanea, aprirà la lettura serale.

Nel corso del festival di quest’anno Isabella Leardini annuncerà anche un nuovo grande progetto per il prossimo autunno: la nascita del “Centro di poesia e giovani scritture” di Rimini e dell’area Romagna, in cui convergeranno le esperienze di Parco Poesia e del Premio Rimini. Un osservatorio costante sulla poesia nascente, un archivio sulla poesia contemporanea, ma soprattutto un grande progetto formativo, all’avanguardia nel dimostrare un’utilità anche sociale della poesia, dall’applicazione delle nuove tecnologie alla letteratura, fino all’uso terapeutico dell’immaginazione poetica. In fertile collegamento con il Centro di Poesia dell’Università di Bologna e con molte realtà del territorio.