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Cultura Rimini

Pasquinelli, il "San Giovannino" e le prime riflessioni di fine mandato

In foto: Pasquinelli e Giovanardi
Pasquinelli e Giovanardi
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 24 feb 2016 18:00 ~ ultimo agg. 21:11
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E’ stata presentata oggi la rassegna “I maestri e il tempo” promossa dalla Fondazione Carim, che dedica la sesta edizione al tema “Racconti di donna: simboli, radici, destini”. E che espone per la prima volta al pubblico il “San Giovannino” del Cagnacci (olio su tela, cm 50 x 63, anni ‘40 del XVII secolo). Per il presidente della Fondazione Massimo Pasquinelli anche l’occasione per qualche riflessione di fine mandato.

san giovannino cagnacci rimini

Il “San Giovannino” di Cagnacci

Nel “San Giovannino” di Guido Cagnacci (Santarcangelo di Romagna 1601- Vienna 1663), che ha quotidianamente davanti alla sua scrivania in Fondazione e che ora sarà esposto negli incontri de “I maestri e il tempo”, Pasquinelli ha finito per riconoscersi. Il Santo bambino è riflessivo, ha la sicurezza derivata dalla croce in mano ma anche un’ombra di sconsolatezza, sentimento che Pasquinelli associa alle difficoltà vissute nei sette anni di mandato e per gli attacchi ricevuti da più parti. Pasquinelli pensava di dover fare l’uomo di fondazione e invece, poiché la Fondazione è socio di maggioranza della banca, ha dovuto fare l’uomo di banca. Come oggi, quando si è scusato di dover lasciare la stampa per una videoconferenza con degli advisor.

Fare cultura oggi per la Fondazione è difficile, visto che non sono distribuiti dividendi: condizione comune a tutte le Fondazioni che non hanno ceduto la partecipazione nelle banche. Come invece ha fatto Forlì, che invece oggi può concedersi importanti mostre. Ma iniziative importanti si possono comunque fare, sottolinea pasquinelli, come appunto “I maestri e il tempo”.

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I nove incontri sui “racconti di donna”, curati da Alessandro Giovanardi, proporranno relatori di varia natura: si parte venerdì alle 17.30 a Palazzo Buonadrata con lo storico Pier Giorgio Pasini che parlerà delle “Donne di Cagnacci”.

www.fondcarim.it


 

Il programma completo:

Sarà Pier Giorgio Pasini ad aprire il prossimo 26 febbraio la VI edizione della rassegna con una conferenza su “Le donne di Guido Cagnacci.
Ospite sarà il 4 marzo Monika Bulaj con un intervento dal titolo suggestivo “Dove gli Dèi si parlano”.
Di seguito, nelle giornate del 5 e 6 marzo, la reporter condurrà un workshop di fotografia, curato da Niki Vasini.

L’11 marzo, lo storico dell’arte Alessandro Giovanardi proporrà “La tela di Aracne e i fili della Vergine. Simboli e arcani della pittura sacra”, mentre il 18 marzo, la filosofa Elena Filippi arriverà dalla Kueser Akademie für Europäische Geistesgeschichte per parlare di «Concordia discorsi»: il Tempio Malatestiano di Rimini crocevia di Umanesimi”.

Il 1 aprile, lo psicologo Donato Piegari disserterà su “La città della Madri. Figure e archetipi del femminile in Federico Fellini”, e la scrittrice Sabina Foschini, l’8 aprile, si soffermerà su “René Gruau”, un riminese alla corte di Dior. Il disegno di moda e la grafica del fascino”.
Il 21 aprile, Grazia Marchianò, estetologa e orientalista, inviterà a una riflessione su “Serietà e gioco, ferocia e soavità del mondo nella visione filosofica di Elémire Zolla”.

Il 6 maggio, il critico d’arte Massimo Pulini porterà il discorso sul “Disegno di una breve vita. Elisabetta Sirani e Ginevra Cantofoli”.
Chiude il ciclo, il 13 maggio, la storica e critica d’arte Maria Virginia Cardi con “Lorenzo Bartolini nel laboratorio culturale della Firenze ottocentesca. Note sulle eredità riminesi”.

Tutte le conferenze e i workshop si svolgeranno di pomeriggio, dalle ore 17.30, a Palazzo Buonadrata, situato in Corso D’Augusto 62 a Rimini.