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Prosegue la collaborazione tra la Pallanuoto Riccione Tisanoreica TRR e San Patrignano

In foto: Aquagol Sanpa
Aquagol Sanpa
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura 2 min
Ven 7 Ago 2015 23:16 ~ ultimo agg. 18 Mag 23:12
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Prosegue a gonfie vele l’estate della Pallanuoto Riccione Tisanoreica TRR con il progetto sociale che la lega a San Patrignano. E’ iniziato infatti il secondo step della collaborazione con la comunità, che vede i ragazzi dell’Aquagol riccionese insieme a tutti i loro tecnici, spostarsi settimanalmente alla piscina di San Patrignano dove si svolge l’avviamento alla pallanuoto per i bambini della comunità, figli di operatori e di ragazzi che svolgono il percorso, coadiuvati dai loro educatori. Pomeriggi di sport e divertimento per i piccoli dai 7 ai 13 anni, che con l’aiuto dei ragazzi della Pallanuoto Riccione si divertono in piscina cominciando a capire i fondamentali di questo sport.

“Siamo davvero felici di collaborare in maniera attiva nel sociale – dice il tecnico della Pallanuoto Riccione Tisanoreica TRR, Luca Bellavista. Questa esperienza per tutti molto bella ci consente di avvicinare i bambini al nostro sport attraverso il gioco in acqua con e senza la palla. La collaborazione con San Patrignano nasce con l’intento di coniugare lo sport con l’attività sociale oltrepassando l’aspetto agonistico. Questa esperienza ci consente di fare conoscere la Pallanuoto (che non è molto diffusa sul nostro territorio anche se in Italia a livello di Nazionale sta ottenendo molti consensi) e allo stesso tempo ci permette di svolgere un’azione trasversale unendo i ragazzi nel divertimento. Bisogna tenere bene a mente che lo sport unisce le persone di qualsiasi provenienza, età, estrazione: lo sport è un veicolo di principi condivisibili, ancor più quando lo si fa con i bambini. In più, con questo progetto, i nostri atleti Luca Mancini e Riccardo Anzini hanno avuto modo di sperimentare anche la gestione didattica dello sport: per gli istruttori e i ragazzi è un’autentica palestra. A San Patrignano ci siamo sentiti accolti molto bene, così come loro si sono sentiti considerati dal nostro impegno e dalla nostra attenzione nei loro confronti e così si è formato un bel gruppo. Vedere bimbi che inizialmente non avevano nemmeno coraggio di buttarsi in acqua, entrare in piscina con il sorriso e senza paura nel giro di qualche giorno ci dà grande forza ed entusiasmo nel proseguire questo progetto”.

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