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Rimini Sanità

Con i "Supervitamini" Coop consegna 25.000 € a Terapia Intensiva Neonatale

In foto: La consegna dell'assegno
La consegna dell'assegno
di Redazione   
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gio 18 dic 2014 09:41 ~ ultimo agg. 09:49
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La campagna dei “Suepervitamini” di Coop Adriatica ha permesso di consegnare all’Ospedale Infermi di Rimini una somma di venticinquemila euro per l’acquisto di un apparecchio che consente di misurare l’ossigeno e l’anidride carbonica nel sangue dei piccoli pazienti della Terapia Intensiva Neonatale, a livello epidermico, e cioè senza bucare la pelle dei bimbi. Ieri la consegna del simbolico “assegnone”.
I fondi sono stati raccolti negli ipercoop e nei supermercati della Romagna grazie alla vendita dei peluche e fumetti coi personaggi di frutta e verdura. La campagna, che ha come obiettivo anche la sensibilizzazione a una corretta alimentazione, è stata inaugurata a inizio settembre.

A spiegarne il funzionamento dell’apparecchio è stata la dottoressa Gina Ancora, direttore dell’Unità Operativa di Tin dell’”Infermi”: “Questo apparecchio consente, applicando un sensore sulla pelle dei piccoli pazienti, quindi senza bucare la pelle con aghi, di tenere monitorati vari parametri vitali, tra cui in particolare il loro livello di ossigenazione e di presenza di anidride carbonica nel sangue. Tenendo conto che si tratta di pazienti prematuri, questo elemento è molto importante”.
L’apparecchiatura è già in prova da qualche tempo, come da procedura, in attesa di perfezionarne l’acquisizione grazie alla donazione, e la si sta gà utilizzando a favore dei nostri pazienti. Tre giorni fa è stata utilizzata nell’ambito di un intervento chirurgico su una bimba di tre giorni di vita, che è nata affetta da ernia diaframmatica. I neonati affetti da questa patologia piuttosto rara – due casi l’anno nel territorio provinciale di Rimini -hanno l’apparato intestinale spostato nel torace, che quindi comprime i polmoni. E’ una patologia con una mortalità del 50 per cento.

“Abbiamo deciso di operare questa bimba direttamente in reparto, senza spostarla in sala operatoria, poiché lo stress provocato dallo spostamento poteva essere pericoloso per lei, e durante tutto l’intervento l’apparecchio è stato di
grande ausilio”. L’intervento si è concluso positivamente e se la prognosi, come sembra, sarà positiva, la bimba avrà una vita assolutamente normale.