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Economia Rimini

Evasione. Case fantasma, 1.000 segnalazioni. Redditi ancora 'poveri'

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ven 1 ago 2014 08:29 ~ ultimo agg. 00:00
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Provvedimenti sui quali Brasini nutre importanti aspettative, visto che l’evasione è un fenomeno storicamente presente a Rimini.

E l’attività dell’Amministrazione Comunale, in sinergia con gli altri enti e forze dell’ordine – Giuardia di Finanza, Agenzia delle Entrate e Agenzia del Territorio – sta dando risultati importanti: Rimini si posiziona posizionandosi fra i comuni ai primi posti per numero di segnalazioni effettuate in regione.
Il fulcro dell’attività dell’ufficio tributi è composto da due grossi filoni di intervento: il controllo e recupero evasione dei tributi locali, nato insieme all’ufficio, e la compartecipazione al recupero dei tributi erariali, nata negli ultimi anni
.
Il controllo di evasione immobiliare, degli immobili fantasma, delle aree edificabili dichiarate come terreni agricoli è stata una fonte ulteriore di recupero, che al 31 dicembre 2013, ha portato all’invio all’Agenzia del territorio di oltre 1.000 segnalazioni di fabbricati fantasma, con la notifica di oltre 2.000 avvisi accertamento per mancato versamento dell’imposte comunali per un totale di oltre 1.300.000 euro.

Altro capitolo di impegno, la ricerca di evasori totali, indagando da ultimi, oltre ai non possessori di partita Iva che esercitano abusivamente commercio, arti e professioni, anche enti che si definivano non profit, ma che mascheravano, in realtà, vere e proprie attività commerciali. I controlli hanno riguardato anche centri sportivi e palestre censiti dal comune come associazioni sportive dilettantistiche che invece fornivano corsi ed altri servizi a pagamento, oppure soggetti che, pur pubblicizzando la propria attività, non risultavano titolari di partita IVA.

La conoscenza del proprio territorio ha permesso al Comune di evidenziare casi di capacità contributiva superiore a quella dichiarata, in base al tenore di vita condotto ed al possesso di beni di particolare valore, in taluni casi fittiziamente fatti confluire in società di comodo.
Si sono operati controlli sui permessi di accesso al centro storico per autovetture con targa RSM, sul possesso di beni cosiddetti di lusso – come auto di grossa cilindrata, barche – e sui subentri di attività commerciali e turistiche.

Particolare attenzione inoltre, è stata prestata all’imposta di soggiorno, verificando puntualmente la corrispondenza fra le presenze registrate e l’effettivo versamento dell’imposta.

Un altro filone del lavoro dell’ufficio relativa al controllo e recupero evasione dei tributi locali (ICI, ISCOP, IMU, TASI, IDS) ha prodotto risultati importanti consentendo di recuperare dal 2001 al 2013 più di 21.000.000 di euro.