Ispezione su fiduciaria Sofir: anche riminesi tra i clienti scudati

L’Unità di Informazione Finanziaria di Bankitalia ha avviato un’inchieste in seguito a un sospetto boom di mandati fiduciari nei confronti della Sofir che, riporta il Corsera, ha almeno 500 aziende intestate, in gran parte emiliano-romagnole. E alla Sofir, come riportato una settimana fa dal Fatto Quotidiano, si sarebbe rivolto anche Manlio Maggioli per la nota vicenda dei due milioni scudati.
Al centro dell’inchiesta, di cui si occupano anche le procure di Rimini e Bologna, in particolare le irregolarità nell’identificare fiducianti e provenienza del denaro. Tra i “vip” scudati a San Marino tramite la fiduciaria, riferisce l’articolo di Mario Gerevini, anche le titolari dei tre Toni Hotel di Rimini, per 4,5 milioni, e lo stilista Giuseppe Zanotti, di origini sammauresi, per 2,5 milioni. Ma della Sofir si sarebbero serviti anche imprenditori falliti, con precedenti o collegati alla ndrangheta, tutti scudati senza nessuna segnalazione agli organi competenti.

(nella foto, piazza Tre Martiri in zona stazione a Bologna dove ha sede legale la Sofir)