GdF scopre 300.000 kg di amianto. Sigilli all'area della ex Ghigi
Si tratta di frammenti di pannelli ondulati sparsi sui tetti in un’area di 150 metri quadri. Alto il rischio di dispersione col vento delle fibre di amianto.
Oltre all’eternit, all’interno e all’esterno dei capannoni sono stati rinvenuti rifiuti di ogni tipo, ammassi di lana termica, vecchi elettrodomestici e accumulatori per auto. Il responsabile legale della Immobiliare Sacramora srl, proprietaria dell’area, è stato denunciato per disastro innominato, getto pericoloso di cose e deposito incontrollato di rifiuti. Nel giro di breve tempo dovrà provvedere alla messa in sicurezza dell’intera area. Dall’indagine sul posto è emerso infatti che nelle ore notturne avevano accesso al pastificio, attraverso le recinzioni divelte, anche molti giovani ignari dei pericoli.
Al momento l’area è sotto sequestro preventivo.
A seguire l’operazione il tenente colonnello Giuseppe Vargiu, che sul tema dell’amianto era stato intervistato proprio sul numero del settimanale L’espresso di questa settimana. In un articolo dal titolo “Sul fiume scorre l’amianto”, Vargiu aveva ricordato un’operazione compiuta il 3 settembre scorso, quando un grande ammasso di amianto era stato trovato sul fiume Marano, “specificando” – prosegue l’articolo – “che, mentre le autorità locali venivano allertate, le piogge trascinavano parte del materiale sott’acqua”.