Squadra mobile. 13 in manette. Gestivano traffico prostitute da Rimini a Ravenna


Si erano letteralmente spartiti le piazze sui 50 kilometri da Rimini a Ravenna. Le ragazze venivano reclutate in Romania e portate in Italia per farle prostituire a Ravenna, a lido di classe, e a Rimini, tra Miramare e Riccione, sulla statale. In manette sono finite 13 persone donne e uomini, tutti di nazionalità rumena, tranne un italiano, Luca Camarella, pregiudicato, di Ravenna. Il sodalizio criminale, suddiviso in tre microorganizzazioni, gestiva un giro d’affari da 150.000 euro al mese. Gli uomini passavano una parte della settimana in Romania, dove reclutavano le ragazze, consapevoli di cosa sarebbero andate a fare una volta in Italia.
Le donne dell’organizzazione, ex prostitute, con alle spalle la stessa storia delle ragazze, circa un centinaio quelle monitorate in 8 mesi di indagini dalla squadra mobile di Rimini tra i 22 e i 23 anni, gestivano il mercato in strada. Le educavano su come comportarsi coi clienti, come vestirsi e cosa dire. La tariffa era tra le 100 e le 200 euro per le prestazioni in appartamento, come avveniva a Ravenna. Una delle gestrici, Verginica Lila era la compagna di Narcis che gestiva il traffico a Ravenna. Gabriela Matei Liliana, detta ‘gabi’, invece era l’anello di congiunzione tra il protettore e le ragazze. Lo chiamava ‘papi’ e apriva e chiudeva ogni telefonata con la frase ‘baciamo le mani’. Bogdan Saiz Nicu gestiva il traffico su rimini.
Sono stati sequestrati 70.000 euro.
Alle ragazze spettava un mensile per pagare la camera d’albergo.
Le indagini erano partite nel giugno 2009 con l’arresto di due bulgari in piazzale Kennedy, denunciati da una vittima