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Economia Rimini

La Variante Alberghi passa in Consiglio: agevolazioni per chi rinnova

In foto: Il Consiglio Comunale di Rimini ha approvato ieri, con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione dell'opposizione, la variante alberghi.
Il Consiglio Comunale di Rimini ha approvato ieri, con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione dell'opposizione, la variante alberghi.
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ven 25 gen 2008 13:26 ~ ultimo agg. 00:00
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Previste agevolazioni per chi decide di ampliare gli standard qualitativi dell’hotel e il divieto di trasformare in residence ed appartamenti le strutture ricettive a mare della ferrovia.
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La sintesi della Variante trasmessa dall’Amministrazione Comunale:

Come è noto si tratta del provvedimento che ha come obiettivo prioritario e centrale il mantenimento della rete ricettiva alberghiera sul territorio e lo sviluppo degli standard qualititativi delle strutture ricettive alberghiere da raggiungersi attraverso una politica mirata di:

Norme urbanistiche che permettono una forte riqualificazione con aumento di funzioni a servizio dell’accoglienza e alla qualità ambientale;
Norme che favoriscono il consolidamento della destinazione alberghiera che rappresenta un fattore fondamentale della fascia turistica e del modello di accoglienza riminese, storicamente così caratterizzato.
In particolare la variante alberghi ha come caposaldo l’aumento degli standard qualitativi degli alberghi, con l’ampliamento di servizi e spazi collettivi a beneficio degli ospiti (es. benessere, parcheggi, hall, sale tivù, sale convegni), attraverso la possibilità di conteggiare tali spazi al 50% di superfici utili. Ciò mantenendo inalterato il numero di camere.

Il provvedimento urbanistico mira dunque a contrastare le dinamiche della rendita immobiliare che rischiano di indebolire la tenuta complessiva dell’impianto turistico territoriale. Si vogliono dunque indirizzare gli investimenti privati in direzione della riqualificazione della struttura ricettiva alberghiera, scoraggiando la sua trasformazione in altre destinazioni d’uso che nulla hanno a che fare con il sistema turistico.

La variante, infatti, garantisce il mantenimento di una importante fetta del tessuto ricettivo a forte rischio (per ragioni di mercato o di rendita), quantificabile in oltre 11 mila camere e suddivisa tra alberghi a 1 e 2 stelle.

Le modifiche urbanistiche approvate prevedono quindi nuove norme atte a impedire le trasformazioni del ricettivo in altre funzioni e nuove norme che consentano interventi nella direzione di forti ristrutturazioni, riqualificazioni e accorpamenti delle strutture.

In particolare è stata limitata la possibilità di trasformazione in destinazioni residenziali (massimo 120 mq), si è mantenuta inalterata la percentuale di commercio (10%), sono stati incrementati gli indici e le altezze. Inoltre è stata disciplinata l’attività di agriturismo.

Come detto, queste scelte hanno lo scopo di stimolare dinamiche fortemente innovative e qualitativamente elevate dell’intero tessuto ricettivo. La proposta infatti determina le condizioni urbanistiche affinché i vantaggi dell’operazione ricadano su tutti.
Naturalmente, al di là della nuova normativa urbanistica, determinante sarà la volontà e la capacità degli imprenditori di investire su progetti di alta qualità e innovazione.