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Blitz antipedofilia: le accuse degli inquirenti e la nota della Diocesi

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Gio 12 Ott 2006 08:50 ~ ultimo agg. 11 Mag 20:17
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Mercoledì mattina all’alba polizia e carabinieri hanno arrestato tre persone. Tra queste un sacerdote di 81 anni, presidente dell’associazione Arcobaleno di Cesenatico, considerato dagli inquirenti il regista delle azioni criminose.

La Diocesi di Cesena-Sarsina ha diffuso un comunicato sulla vicenda:

Informati dell’arresto di don Giuseppe Giacomoni, nell’ambito di un’operazione di Polizia condotta dalla Questura di Forlì, la Diocesi di Cesena-Sarsina esprime tutto il dolore e l’amarezza per le pesanti accuse che vedono coinvolto, con altre persone, il sacerdote diocesano, attualmente non impegnato come parroco.
La Diocesi riafferma piena fiducia nella giustizia e resta in attesa di ulteriori sviluppi della vicenda. Trae motivo da questo doloroso fatto per riaffermare la propria fedeltà alle radicali esigenze del Vangelo, che chiama a servire i piccoli e gli emarginati con assoluto disinteresse e limpidezza di intenzioni.
Comunque si siano svolti i fatti, e ovunque approdi il lavoro degli inquirenti, la Chiesa di Cesena-Sarsina esprime profonda sofferenza per il coinvolgimento di un suo sacerdote e umana vicinanza alle persone offese.

All’apparenza “L’arcobaleno” di Villamarina di Cesenatico era un’associazione di volontariato benemerita, sempre in prima linea nell’aiutare extracomunitari in difficoltà. Tanto stimata e apprezzata, da essere accreditata presso il tribunale. Così, molti extracomunitari scarcerati e affidati ai servizi sociali, venivano assegnati proprio all’Arcobaleno. Qui però, secondo polizia e carabinieri, finivano spesso in un giro di prostituzione nel quale erano coinvolti anche minori. E a gestire il tutto, secondo gli inquirenti, sarebbe stato don Giuseppe Giacomoni, l’81enne presidente dell’associazione. Il sacerdote è stato arrestato questa mattina all’alba nella sua casa di via Firenze a Gatteo. Con lui sono finiti in manette il 25enne romeno Dan Joan Cilean, considerato il braccio destro del sacerdote, e il 62enne Giuseppe Farnedi, titolare del noto ristorante “La scogliera” di Zadina di Cesenatico. Quest’ultimo, soprannominato “Commendator Roberto”, è accusato di aver abusato e in modo continuato di un ragazzino minore di 16 anni. Le prestazioni, del costo di 100-200 euro l’una, sarebbero state pagate direttamente a don Giacomoni, che era anche il tutore legale del minore. Il sacerdote è accusato di abuso sessuale di minore, con l’aggravante di esserne l’affidatario, di induzione di minori alla prostituzione e di aver agevolato il traffico mettendo a disposizione sia la sede dell’associazione che la propria abitazione. Nel giro di prostituzione legato all’Arcobaleno, sarebbero coinvolti altri quattro uomini ed una donna, di età compresa tra i 20 e i 40 anni.
Secondo la ricostruzione della polizia, gli extracomunitari che non accettavano di prostituirsi venivano denunciati da don Giacomoni come clandestini. Le indagini della squadra mobile di Forlì, dirette dal sostituto procuratore Alessandra Serra, sono durate dall’ottobre dello scorso anno fino al mese di agosto. Ora i tre arrestati si trovano nel carcere di Forlì in attesa di essere interrogati dal giudice per le indagini preliminari.

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