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Rimini

Un incontro su Neo Islamismo con Ambasciatore Serbia-Montenegro

In foto: Venerdì alle 18 nel Salone di Palazzo Buonadrata, in Corso d’Augusto 62 a Rimini, si terrà il terzo incontro del ciclo su "Temi e problemi di storia della civiltà europea e dei rapporti con le altre culture".
Venerdì alle 18 nel Salone di Palazzo Buonadrata, in Corso d’Augusto 62 a Rimini, si terrà il terzo incontro del ciclo su
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gio 23 feb 2006 18:51 ~ ultimo agg. 00:00
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Interverrà Darko Tanasković, Ambasciatore della Repubblica di Serbia e Montenegro presso la Santa Sede, che parlerà che tratterà il tema
“Neo-Islamismo in Europa”.

La presentazione dell’incontro:

Il tema

Gli avvenimenti di questi ultimissimi decenni, in particolare l’esplodere del terrorismo di matrice islamica e le inquietudini crescenti che agitano il mondo medio-orientale, hanno reintrodotto nel dibattito politico-giornalistico, con sempre maggiore frequenza, il concetto di “scontro di religione”. È una categoria concettuale alla quale il pensiero dell’Occidente non era più abituato da molto tempo e che si credeva relegata nel passato storico: almeno al XVII secolo quando si chiudono le guerre europee innescate dalla Riforma protestante, e ai primi anni del Settecento, quando la spinta espansionistica dell’Impero Turco, giunta al cuore dell’Europa, si esaurisce sotto le mura di Buda, Belgrado e Vienna.

È quindi naturale che, dati i precedenti storici, si sia portati a valutare anche i fenomeni attuali con categorie mentali “storiche”. Ma viene da chiedersi: oltre che “naturale”, è anche per ciò stesso “culturalmente corretto”? In altri termini: la cognizione “storica” dell’Islam matuarata nei secoli passati dalla cultura dell’Occidente europeo, e riflessa anche nei luoghi comuni correnti, è ancora valida per definire la fisionomia, la natura, le tensioni e le aspirazioni del mondo islamico contemporaneo?

L’impressione è che ci si trovi di fronte ad un fenomeno non ancora correttamente definito né studiato in profondità che abbiamo voluto chiamare “neo-islamismo”: di qui anche il titolo dato alla conferenza.

Il Relatore

Abbiamo perciò posto la domanda all’Ambasciatore della Repubblica di Serbia e Montenegro presso la Santa Sede Prof. Darko Tanasković. Egli non è solo un autorevole rappresentante politico-diplomatico di un Paese la cui storia è tragicamente segnata da queste problematiche, ma è anche una eminente personalità culturale di livello internazionale.

Nato nel 1948, e dopo un brillante corso di studi in Filologia Orientale, dal 1980, all’età di 32 anni, il Prof. Tanasković è divenuto Docente universitario (dal 1988 Professore Ordinario) nell’Università di Belgrado, dove insegna una molteplicità di discipline semitistiche: Lingua Araba, Lingua Turca, Introduzione alla Filologia Orientale, Letteratura Persiana, Principi della Civiltà Islamica, Introduzione alla Grammatica Comparativa delle lingue semitiche, Linguistica Araba.

La sua sterminata bibliografia scientifica comprende oltre 500 titoli che vertono sul mondo culturale e religioso, la linguistica e la letteratura dei popoli islamici. Fra queste pubblicazioni figurano fondamentali manuali di grammatica araba, di filologia islamica, di letteratura persiana ecc.

Il Prof. Tanascović parla correntemente sei lingue, fra cui l’arabo e il turco, e fa parte di numerose Accademie e consessi scientifici internazionali. Conosce perfettamente, e coltiva, le lingue “umanistiche” classiche: cioè il latino e il greco antico.

Sul versante politico-diplomatico ha fatto parte della Commissione nazionale jugoslava «per la verità e la pacificazione» istituita a seguito dei conflitti etnico-religiosi che hanno travagliato la storia recente del suo Paese, del quale è stato Rappresentante diplomatico presso Stati islamici come la Turchia e l’Azerbaigian. Dal 2001 è Ambasciatore della Repubblica di Serbia e Montenegro presso la Santa Sede e il Sovrano Ordine di Malta.

È dunque una personalità politica e culturale di primissimo piano, che può parlare con equilibrio intellettuale, profondità di analisi, vastità di cognizioni, su un tema scottante come il «Neo-islamismo in Europa».