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Rimini

Rimini: a Pianoterra il 15 e 16/01 la 'Storia del gallo Sebastiano'

In foto: Sabato 15 gennaio alle 21 e domenica 16 gennaio alle 17 Pianoterra, nell'ambito della rassegna ZOOM/retrospettive, presenta lo spettacolo per bambini "Storia del gallo Sebastiano", uno spettacolo di Marcello Chiarenza e Serra Teatro tratto dall'omonimo racconto di Ada Prospero Gobetti.
Lo spettacolo non verrà rappresentato il giorno venerdì 14 gennaio, come inizialmente annunciato, a causa di problemi tecnici; sarà replicato la mattina del venerdì e del sabato per le scuole, su prenotazione

la scheda dello spettacolo:

Una scenografia invisibile per un teatro fra le righe…
2 per 2 fa quattro, 3 per 4 dodici, dodici sono le ore, dodici i mesi di un anno. Dodici sono le uova di ogni covata, e puntualmente dodici i pulcini che ne usciranno, esattamente dodici e sempre gli stessi i nomi che verranno dati loro.
Così vuole la tradizione del pollaio in cui inizia la nostra storia. Il tempo passa, si scrive con dodici lettere, e Sebastiano cresce… “Perché due per due deve fare sempre quattro?” dice Sebastiano, “…non potrebbe fare cinque una volta tanto? Così voi sareste i primi a saperlo.” Sebastiano è nato per sbaglio, è nato dal tredicesimo uovo, per giunta storto, di mamma Piumaliscia. Nasce, potremmo dire, fuori dal paniere, fuori da regole e schemi della buona società. Sebastiano è un gallo brutto e ha un nome strano, ma sa guardare il mondo con occhi nuovi. Abbiamo preso una bella storia, una storia che fosse bella da leggere e da ascoltare, abbiamo provato a leggerla insieme e nel gioco i lettori sono diventati attori.
Se la lettura diventa teatro, basta un po’ di pubblico per iniziare lo spettacolo … La scenografia non si vede, c’è un alto e lungo banco di lettura con il piano inclinato a favore di pubblico. Libri sparsi… Non possiamo vedere oltre, ma a giudicare dall’altezza del piano, dietro il bancone ci deve essere una pedana a due o tre gradini. Entrano gli attori… e infatti ne vedo solo le teste, poi come se salissero dei gradini (appunto), eccoli a mezzobusto, avanzano fino al banco e prendono posizione, sembrano seduti. Dietro quel banco non c’è un semplice pavimento, c’è un terreno accidentato, anzi un territorio che si estende nel paesaggio immaginario del racconto: ci sembrerà di vedere strade di campagna, scale che salgono in soffitta o scendono in cantina, una grande pianura, un campo innevato. Anche i libri ci riservano qualche sorpresa, basta aprirli perché diano forma ad un contenuto… il libro della nebbia, il libro del fuoco, il libro di luce… (Marcello Chiarenza)
Che meraviglia gli errori.
Come Sebastiano ci piace sbagliare, ci piace stare fuori posto, ci piace essere i tredicesimi. Perché solo da lì crediamo sia possibile vedere un mondo migliore di questo dove ogni parola può essere reinventata, ogni emozione rivissuta e nulla é dato per scontato. Un gallo ci offre la meraviglia e l’errore, due varianti rare impreziosite dalla tenerezza, dal vigore, dalla libertà. Qualità che cerchiamo di mettere nei progetti che pensiamo o a cui aderiamo, come questo. E’ impegno civile ristampare un libro e giocare uno spettacolo su un testo di Ada Prospero Gobetti: sarebbe stato un errore non sostenere questa covata di amici e idee! (l'arboreto) pianoterra, circolo culturale privato via Orsoleto 227 Viserba, Rimini nord
ingresso riservato ai soci; tessera euro 5,00 (validità un anno)
ingresso spettacoli: intero euro 8,00 ridotto euro 5,00

informazioni
pianoterra, Serra Teatro
vicolo Gomma 8 Rimini
tel. 0541/24773 cell. 3391473820
info@pianoterra.org Una co-produzione Serra Teatro e l'arboreto - PerCorsi fra arte comunicazione natura, per la regia Marcello Chiarenza, con Nicoletta Fabbri, Pier Paolo Paolizzi, Rossella Romagnoli. Musica di Carlo Cialdo Cappelli.

www.pianoterra.org
Sabato 15 gennaio alle 21 e
domenica 16 gennaio alle 17
Pianoterra, nell'ambito della rassegna ZOOM/retrospettive, presenta
 lo spettacolo per bambini Lo spettacolo non verrà rappresentato il giorno venerdì 14 gennaio, come inizialmente annunciato, a causa di problemi tecnici; sarà replicato la mattina del venerdì e del sabato per le scuole, su prenotazione

la scheda dello spettacolo:

Una scenografia invisibile per un teatro fra le righe…
2 per 2 fa quattro, 3 per 4 dodici, dodici sono le ore, dodici i mesi di un anno. Dodici sono le uova di ogni covata, e puntualmente dodici i pulcini che ne usciranno, esattamente dodici e sempre gli stessi i nomi che verranno dati loro.
Così vuole la tradizione del pollaio in cui inizia la nostra storia. Il tempo passa, si scrive con dodici lettere, e Sebastiano cresce… “Perché due per due deve fare sempre quattro?” dice Sebastiano, “…non potrebbe fare cinque una volta tanto? Così voi sareste i primi a saperlo.” Sebastiano è nato per sbaglio, è nato dal tredicesimo uovo, per giunta storto, di mamma Piumaliscia. Nasce, potremmo dire, fuori dal paniere, fuori da regole e schemi della buona società. Sebastiano è un gallo brutto e ha un nome strano, ma sa guardare il mondo con occhi nuovi. Abbiamo preso una bella storia, una storia che fosse bella da leggere e da ascoltare, abbiamo provato a leggerla insieme e nel gioco i lettori sono diventati attori.
Se la lettura diventa teatro, basta un po’ di pubblico per iniziare lo spettacolo … La scenografia non si vede, c’è un alto e lungo banco di lettura con il piano inclinato a favore di pubblico. Libri sparsi… Non possiamo vedere oltre, ma a giudicare dall’altezza del piano, dietro il bancone ci deve essere una pedana a due o tre gradini. Entrano gli attori… e infatti ne vedo solo le teste, poi come se salissero dei gradini (appunto), eccoli a mezzobusto, avanzano fino al banco e prendono posizione, sembrano seduti. Dietro quel banco non c’è un semplice pavimento, c’è un terreno accidentato, anzi un territorio che si estende nel paesaggio immaginario del racconto: ci sembrerà di vedere strade di campagna, scale che salgono in soffitta o scendono in cantina, una grande pianura, un campo innevato. Anche i libri ci riservano qualche sorpresa, basta aprirli perché diano forma ad un contenuto… il libro della nebbia, il libro del fuoco, il libro di luce… (Marcello Chiarenza)
Che meraviglia gli errori.
Come Sebastiano ci piace sbagliare, ci piace stare fuori posto, ci piace essere i tredicesimi. Perché solo da lì crediamo sia possibile vedere un mondo migliore di questo dove ogni parola può essere reinventata, ogni emozione rivissuta e nulla é dato per scontato. Un gallo ci offre la meraviglia e l’errore, due varianti rare impreziosite dalla tenerezza, dal vigore, dalla libertà. Qualità che cerchiamo di mettere nei progetti che pensiamo o a cui aderiamo, come questo. E’ impegno civile ristampare un libro e giocare uno spettacolo su un testo di Ada Prospero Gobetti: sarebbe stato un errore non sostenere questa covata di amici e idee! (l'arboreto) pianoterra, circolo culturale privato via Orsoleto 227 Viserba, Rimini nord
ingresso riservato ai soci; tessera euro 5,00 (validità un anno)
ingresso spettacoli: intero euro 8,00 ridotto euro 5,00

informazioni
pianoterra, Serra Teatro
vicolo Gomma 8 Rimini
tel. 0541/24773 cell. 3391473820
info@pianoterra.org Una co-produzione Serra Teatro e l'arboreto - PerCorsi fra arte comunicazione natura, per la regia Marcello Chiarenza, con Nicoletta Fabbri, Pier Paolo Paolizzi, Rossella Romagnoli. Musica di Carlo Cialdo Cappelli.

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dom 9 gen 2005 09:10 ~ ultimo agg. 00:00
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Sabato 15 gennaio alle 21 e
domenica 16 gennaio alle 17
Pianoterra, nell’ambito della rassegna ZOOM/retrospettive, presenta
lo spettacolo per bambini “Storia del gallo Sebastiano”,

uno spettacolo di Marcello Chiarenza e Serra Teatro

tratto dall’omonimo racconto di
Ada Prospero Gobetti.
Lo spettacolo non verrà rappresentato il giorno venerdì 14 gennaio, come inizialmente annunciato, a causa di problemi tecnici; sarà replicato la mattina del venerdì e del sabato per le scuole, su prenotazione

la scheda dello spettacolo:

Una scenografia invisibile per un teatro fra le righe…
2 per 2 fa quattro, 3 per 4 dodici, dodici sono le ore, dodici i mesi di un anno. Dodici sono le uova di ogni covata, e puntualmente dodici i pulcini che ne usciranno, esattamente dodici e sempre gli stessi i nomi che verranno dati loro.
Così vuole la tradizione del pollaio in cui inizia la nostra storia. Il tempo passa, si scrive con dodici lettere, e Sebastiano cresce… “Perché due per due deve fare sempre quattro?” dice Sebastiano, “…non potrebbe fare cinque una volta tanto? Così voi sareste i primi a saperlo.” Sebastiano è nato per sbaglio, è nato dal tredicesimo uovo, per giunta storto, di mamma Piumaliscia. Nasce, potremmo dire, fuori dal paniere, fuori da regole e schemi della buona società. Sebastiano è un gallo brutto e ha un nome strano, ma sa guardare il mondo con occhi nuovi. Abbiamo preso una bella storia, una storia che fosse bella da leggere e da ascoltare, abbiamo provato a leggerla insieme e nel gioco i lettori sono diventati attori.
Se la lettura diventa teatro, basta un po’ di pubblico per iniziare lo spettacolo …
La scenografia non si vede, c’è un alto e lungo banco di lettura con il piano inclinato a favore di pubblico. Libri sparsi… Non possiamo vedere oltre, ma a giudicare dall’altezza del piano, dietro il bancone ci deve essere una pedana a due o tre gradini. Entrano gli attori… e infatti ne vedo solo le teste, poi come se salissero dei gradini (appunto), eccoli a mezzobusto, avanzano fino al banco e prendono posizione, sembrano seduti. Dietro quel banco non c’è un semplice pavimento, c’è un terreno accidentato, anzi un territorio che si estende nel paesaggio immaginario del racconto: ci sembrerà di vedere strade di campagna, scale che salgono in soffitta o scendono in cantina, una grande pianura, un campo innevato. Anche i libri ci riservano qualche sorpresa, basta aprirli perché diano forma ad un contenuto… il libro della nebbia, il libro del fuoco, il libro di luce… (Marcello Chiarenza)

Che meraviglia gli errori.
Come Sebastiano ci piace sbagliare, ci piace stare fuori posto, ci piace essere i tredicesimi. Perché solo da lì crediamo sia possibile vedere un mondo migliore di questo dove ogni parola può essere reinventata, ogni emozione rivissuta e nulla é dato per scontato. Un gallo ci offre la meraviglia e l’errore, due varianti rare impreziosite dalla tenerezza, dal vigore, dalla libertà. Qualità che cerchiamo di mettere nei progetti che pensiamo o a cui aderiamo, come questo. E’ impegno civile ristampare un libro e giocare uno spettacolo su un testo di Ada Prospero Gobetti: sarebbe stato un errore non sostenere questa covata di amici e idee! (l’arboreto)

pianoterra, circolo culturale privato
via Orsoleto 227 Viserba, Rimini nord

ingresso riservato ai soci; tessera euro 5,00 (validità un anno)

ingresso spettacoli: intero euro 8,00 ridotto euro 5,00

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pianoterra, Serra Teatro

vicolo Gomma 8 Rimini

tel. 0541/24773 cell. 3391473820

info@pianoterra.org

Una co-produzione Serra Teatro e l’arboreto – PerCorsi fra arte comunicazione natura, per la regia
Marcello Chiarenza,

con
Nicoletta Fabbri, Pier Paolo Paolizzi, Rossella Romagnoli.

Musica di Carlo Cialdo Cappelli.

www.pianoterra.org