Indietro
menu
Newsrimini Rimini

E’ scomparso Gianni Fabbri, ex patron del Paradiso e ‘inventore’ della notte

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 6 Mag 2004 10:19
Tempo di lettura 2 min Visualizzazioni 1.234

Nel 2001 Fabbri aveva ricevuto dal Comune di Rimini il riconoscimento riservato ai riminesi ilustri: il Sigismondo d’oro. La motivazione citava: “Al re della notte, per la capacita di cogliere lo spirito migliore del mondo giovanile e anticipare le tendenze.”
Gianni Fabbri era nato a Rimini nel luglio del ’41. Dopo anni di studio e lavoro che lo hanno portato in Europa e, per 4 anni, a Milano dove ha fatto esperienza nel marketing dell’Alemagna, nel ’70 é tornato a Rimini. Qui ha comnciato l’avventura del Paradiso, un locale che in breve tempo é diventato punto di riferimento per il divertimento notturno in tutta Italia. Fabbri ha contribuito a creare una vera professionalità del divertimento, curando a fondo sia l’architettura del locale sia l’organizzazione delle serate. La sua fama valica anche i confini nazionali, tanto che negli anni ’80 viene nominato “Re delle notti d’Europa”. Fabbri é stato manager e innovatore: a lui, ad esempio, si deve l’arrivo in Italia a metà degli anni ’70, della figura della ‘go go girl’, le attuali cubiste. A lui si dive anche la nascita della fiere delle discoteche, ormai appuntamento classico per Rimini. Tre anni fa, dopo una vicenda giudiziaria che lo aveva visto implicato nelle indagini per questioni di droga, ha ceduto il suo storico locale. Per Sergio Pioggia, presidente provinciale e vicepresidente nazionale del Sindacato dei Locali da Ballo, se ne va “un amico e un maestro”.

“La nostra città perde oggi un grande uomo – recita invece la nota di Tete Venturini, presidente della Confcommercio di Rimini – Gianni Fabbri e il suo Paradiso hanno rappresentato un pilastro fondamentale per l’immagine di Rimini in Italia e nel mondo.

Simbolo di accoglienza e ospitalità, il salotto del Paradiso ha ospitato uomini di cultura e di spettacolo, politici e imprenditori, facendo conoscere nel mondo la capacità tutta riminese di interpretare le tendenze e di coniugare impresa e impegno civile.

Aveva sperimentato tutte le innovazioni sempre all’insegna del ballo “Il ballo non morirà, non potrà mai morire, finché c’è mondo c’è ballo, finché l’uomo potrà esprimersi lo farà ballando”.

Da uomo ha vissuto con grande dignità e fermezza anche le drammatiche vicende giudiziarie che lo avevano ingiustamente coinvolto, e per noi di Confcommercio, sia a livello locale che nazionale. è sempre stato una delle persone più acute e ascoltate del mondo della notte”, conclude Venturini.

Altre notizie