Inchiesta fiscale Fiamme Gialle. Sequestrati i marchi Cocoricò e Titilla
Ancora provvedimenti nei confronti dell’ex gestione del Cocoricò. Le Fiamme Gialle di Rimini hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente dei noti marchi “Cocoricò” e “Titilla”, per un valore complessivo stimato di 150.000 euro.
Punto di partenza, la verifica fiscale nei confronti di una società che ha gestito il Cocoricò a Riccione. L’intervento, eseguito dal Gruppo di Rimini, ha permesso di constatare che la società non aveva presentato le dichiarazioni d’imposta annuali ed aveva omesso di dichiarare gli incassi della gestione del locale facendo emergere un imponibile sottratto al fisco di oltre 4,5 milioni di euro con l’evasione dell’IVA per circa 1 milione di euro. Al termine delle operazioni di polizia tributaria, avendo rilevato il superamento delle soglie di punibilità penale, il rappresentante legale della società è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Rimini.
Le successive indagini di polizia giudiziaria eseguite dai finanzieri del Gruppo e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, nella persona del PM Luca Bertuzzi, hanno consentito di individuare anche l’amministratore di fatto, 48enne residente a Rimini, denunciato in concorso con l’amministratore di diritto per il reato di omessa dichiarazione. A difenderlo è l’avvocato Alessandro Catrani. All’esito delle indagini i finanzieri hanno avanzato richiesta di sequestro preventivo per equivalente del profitto del reato.
La locale Autorità Giudiziaria., condividendo in toto l’esito degli accertamenti, ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Rimini il sequestro preventivo per il valore dell’IVA evasa. Il provvedimento, dopo essere stato disposto dal Tribunale, è stato eseguito nei mesi scorsi dalle Fiamme gialle, che individuavano e sottoponevano a vincolo anche un immobile, riconducibile al soggetto ritenuto amministratore di fatto, del valore stimato di 170.000 euro. Le ulteriori indagini svolte hanno permesso di rilevare una serie di elementi in base ai quali la titolarità dei noti marchi va ricondotta all’amministratore di fatto della società, che ha gestito, a partire dal 2009, la discoteca. A seguito della proposta avanzata dal PM il GIP ha emesso un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente dei noti marchi, per un valore complessivo stimato di 150.000 euro. Il provvedimento è stato eseguito stamane dai militari del Gruppo di Rimini.












