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Attualità Regione

Meteo terrorismo. Istituzioni e categorie alzano la voce: serve una regolamentazione

di Redazione   
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mer 1 giu 2016 16:25 ~ ultimo agg. 2 giu 17:32
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Gli ultimi allarmi meteo, spesso non confermati nei fatti, che hanno portato disdette anche in vista del ponte del due giugno hanno portato una dura reazione da parte di istituzioni e operatori della Riviera. Al termine di un incontro convocato oggi a Rimini dall’assessore regionale al turismo Corsini, è arrivata la richiesta di una legge nazionale che individui un Albo dei Metereologi e un Organismo di Controllo che certifichi la corretta informazione sugli eventi metereologici. Richiesta sottoscritta anche dall’On.Tiziano Arlotti, dalla Presidente degli Albergatori di Rimini Patrizia Rinaldis e dal Direttore di Apt Servizi Emanuele Burioni. Tutti d’accordo sulla necessità di una regolamentazione del settore a livello nazionale.


 

Dall’onorevole del Pd Tiziano Arlotti arriva una presa di posizione contro le pessime previsioni meteo, già smentite ad esempio per la giornata di ieri, che “finiscono per danneggiare l’economia turistica riminese e romagnola.” Secondo Arlotti “bisogna riprendere al più presto il confronto, avviato l’anno scorso, tra le organizzazioni degli imprenditori turistici e le principali aziende che gestiscono i portali meteo, per garantire una corretta informazione, ed individuare soluzioni adeguate capaci di evitare errati “meteo-allarmi”“. 
“Occorre equilibrio e condivisione tra le parti – suggerisce l’onorevole – fatta di protocolli ed accordi, per coniugare le esigenze pubblicitarie dei portali meteo e corretta informazione. È paradossale che oggi, con strumentazioni e basi scientifiche più avanzate rispetto al passato, le previsioni risultino meno affidabili e quindi con effetti potenzialmente devastanti sulle scelte dei turisti. Continueremo – conclude – a seguire questa discussione, sperando che si arrivi in tempi rapidi ad una intesa tra i soggetti economici interessati, in mancanza della quale saremo costretti a intervenire per legge”.