Valori rientrano nei limiti. Le acque del litorale tornano balneabili


Dopo il caos mediatico esploso ieri, le acque del litorale tornano tutte balneabili. Alle 15 di oggi i sindaci potranno emanare le apposite ordinanze, visto che i nuovi campionamenti Arpae hanno evidenziato che i livelli di Escherichia Coli sono rientrati ampiamente nella norma: la soglia limite, che è di 500 cfu per 100 ml di acqua, raggiunge oggi al massimo 135, ma nella maggior parte degli ultimi prelievi non supera i 20-30.
Lo ha annunciato l’assessora regionale all’Ambiente Irene Priolo in conferenza stampa, insieme all’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini. In Emilia-Romagna, hanno sottolineato gli assessori, la qualità dell’offerta turistica e ricettiva va di pari passo con la qualità del sistema dei controlli, che vengono eseguiti per la sicurezza delle persone, in particolare anziani e bambini. Corsini, rispondendo alla domanda di un giornalista, ha anche detto di non aver ricevuto alcuna chiamata da parte di albergatori che segnalassero disdette dopo la notizia dello stop alla balneazione che, in poche ore, aveva fatto il giro d’Italia.
Nessun accenno, durante la conferenza, al giallo che era esploso nella serata di ieri con l’esito dei campionamenti commissionati dal comune di Rimini che smentivano quelli di Arpae benché effettuati nello stesso giorno e a pochi minuti di distanza (vedi notizia). In mattinata a Rimini si è svolto un incontro tra tutti i soggetti interessati richiesto proprio dal sindaco Sadegholvaad.
Secondo i tecnici, le ipotesi per spiegare i risultati, anomali, dei campionamenti effettuati martedì 26 luglio sono al momento riconducibili a un insieme di condizioni meteorologiche, idrologiche e marine del tutto eccezionali per la Romagna: la temperatura dell’acqua molto elevata da diverse settimane, con valori oscillanti intorno ai 30°; la prolungata assenza di ventilazione, lo scarso ricambio delle acque, la mancata diluizione delle immissioni nei corsi d’acqua che arrivano al mare, a causa della forte siccità di questo periodo. Ma anche, in 12 stazioni sul territorio, temperature superiori ai 40° per più giorni. Tutti elementi, questi, che sommandosi potrebbero aver avuto un effetto particolarmente impattante sulla composizione delle acque del mare. “Si è comunque trattato, ha precisato l’assessora Priolo, di un evento straordinario che, in base alle serie storiche, difficilmente potrà ripetersi, soprattutto d’ora in avanti con progredire della stagione estiva“.
I valori anomali erano stati registrati in 28 (26 nel riminese) dei 98 punti di misura lungo la costa emiliano romagnola. Già ieri alcune aree erano ritornate nella norma.
L’assessore al Turismo ha ricordato, tra l’altro, come proprio oggi il dossier di Unioncamere nazionale ‘Spiagge 2022’ metta l’arenile dell’Emilia-Romagna (e del Molise) come il più sicuro d’Italia.
I nuovi campionamento sono previsti per il 22 agosto.