Tragedia di Capodanno. A Verucchio scoppia la polemica sulla solidarietà
C’era stata una corsa alla solidarietà dopo i tragici fatti del capodanno scorso a Verucchio con la morte del 23enne egiziano Muhammad Sitta che dopo aver accoltellato quattro persone senza motivo fu ucciso a colpi di pistola dal comandante della locale stazione dei Carabinieri, Luciano Masini. Archiviate le accuse nei confronti del militare, per il quale è stata riconosciuta la legittima difesa, scoppia ora la polemica proprio sulla solidarietà. Lo scorso 11 gennaio infatti, in una cerimonia in piazza con centinaia di persone, l’associazione di commerciati ViVilla Aps aveva consegnato gli assegni, da 5mila euro ciascuno, ai feriti della notte di Capodanno. La colletta, che aveva permesso di raccogliere ben 50.000 euro, era stata lanciata proprio a sostegno delle vittime delle aggressioni ma anche del comandante Masini per le eventuali spese legali. Sulle pagine del Resto del Carlino però l’associazione spiega che per ora, ad un anno di distanza da quella cerimonia in piazza, è tutto congelato. Sarebbero infatti in corso delle valutazioni insieme allo stesso Masini che aveva invitato ad usare il denaro per acquistare videocamere di sorveglianza da installare in città. Parla però di “solidarietà tradita” la mamma di uno dei ragazzi feriti dicendo che molti verucchiesi la stanno contattando sorpresi dal fatto che le loro donazioni non siano ancora arrivate alle vittime. La mamma spiega poi che dopo l’evento in piazza del gennaio scorso, l’associazione ViVilla “non ci ha più contattati per liquidare parte delle somme raccolte e per informarci sulle motivazioni del ritardo”. “L’unica cosa buona che resta da tutta questa vicenda, nella quale mio figlio, come le altre vittime, sono state completamente dimenticate dal dibattito pubblico e dalle istituzioni del territorio – aggiunge - è il gesto generoso di tante persone”. “Proprio per questo – conclude -, agiremo nelle sedi opportune per tutelare i nostri e i loro interessi”.












