Tenta di scaricare rifiuti edili nei bidoni della differenziata. Sorpreso dalla Polizia locale


Nei guai per gestione e trasporto di rifiuti non autorizzati un cittadino che ieri notte a Rivazzurra è stato sorpreso dalla Polizia Locale mentre tentava di scaricare, nei bidoni della differenziata, un camion pieno di rifiuti edili. Due denunce penali e una sanzione di oltre 3.000 euro contestate a conducente e proprietario del veicolo.
Alla guida di un furgone cassonato, carico di rifiuti edili, ieri sera alle 20:30 tentava di scaricare il carico abusivo in alcuni bidoni della raccolta differenziata nell’area del bagno 116. Denunciati penalmente per reati contro il Codice dell’Ambiente il conducente e il proprietario del veicolo, a cui è stata notificata anche una sanzione di oltre 3000 euro e il sequestro del camion.
Un’operazione che, considerato il luogo e l’ora, ha insospettito gli agenti della squadra Giudiziaria, che stavano pattugliando le vie di Miramare e Rivazzurra. Dal controllo è emerso che i materiali caricati, di cui l’uomo tentava di disfarsi, erano rifiuti non pericolosi ma provenienti da un cantiere edile. Si trattava di 6 sacchi grandi e diverso materiale sfuso, tra cui plastica, legno, ferro, carta, macerie e detriti vari, derivanti da demolizioni di cantiere.
Dalle verifiche d’ufficio è emerso che l’uomo non era in possesso di nessun titolo autorizzato per la gestione dei rifiuti. Dalle visure della Camera di Commercio, inoltre, l’autocarro non era abilitato al trasporto dei rifiuti. A conclusione delle verifiche, gli agenti hanno denunciato in concorso di colpa sia il conducente (classe 64) che il titolare della società intestataria del veicolo (classe 76), secondo quanto previsto dall’art. 256 del Codice Ambientale (D.L. 152 del 2006), ovvero per aver “effettuato un’attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione”. Un reato penale a cui si è aggiunta anche una sanzione amministrativa di 3200 euro, ai sensi dell’articolo 193 dello stesso Decreto legislativo, per la mancanza dei formulari che identificano la tipologia dei rifiuti e che in ogni caso devono accompagnarne lo spostamento e il trasporto. Il procedimento penale ha previsto anche il sequestro del veicolo con tutto il materiale trasportato.