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Cronaca Newsrimini Rimini

Sventata rapina in gioielleria. Basista era un camorrista sorvegliato speciale

di Redazione   
Tempo di lettura 1 min
Gio 24 Nov 2011 14:14 ~ ultimo agg. 15 Mag 08:18
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Per questo colpo in gioielleria, aveva anche chiamato due amici ventenni da Napoli, ma i carabinieri li hanno arrestati ancora prima che riuscissero a metterlo a segno. L’obiettivo era la gioielleria di via Giangi, zona ospedale a Rimini. A mettere gli investigatori sulle loro tracce, sono state le intercettazioni telefoniche rivolte a Michele Martone, il basista, 40 enne napoletano, magazziniere, residente a Rimini, sorvegliato speciale fino all’aprile scorso. Responsabile di diversi atti criminosi tra cui rapina, estorsione, spaccio e affiliato al clan camorristico dei d’Alessandro, era anche implicato in una recente vicenda di scommesse clandestine. visti i precedenti, i militari lo tenevano sott’occhio e così hanno scoperto che stava progettando la rapina. I due ventenni Domenico Scattino e Giuseppe Donnarumma, suo nipote, sono arrivati domenica, da Castellammare di Stabia. Lunedì, il giorno del colpo, qualcosa è andato storto.
Sono stati arrestati proprio mentre cercavano di entrare nella gioielleria.
Il gioielliere si era accorto già nei giorni precedenti di qualche strano movimento, aveva visto i rapinatori fare altri ‘sopralluoghi’.

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