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Sprechi nelle spese burocratiche. Rimini 13esimo in Italia secondo il Sole24Ore

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 11 Feb 2013 08:34 ~ ultimo agg. 16 Mag 09:00
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Una spesa effettiva di 29 milioni di euro contro un fabbisogno standard che dovrebbe attestarsi a 24,6. Uno scostamento del 18% che si traduce in 4,4 milioni di cosiddetti sprechi, l’1,4% di quelli totali generati dai comuni capoluogo. Il riferimento è alle spese per gli uffici entrate, tecnici e amministrativi. La graduatoria, spiega il Sole 24 Ore, arriva dal dossier di fine dicembre elaborato dalla Commissione per l’attuazione del federalismo fiscale insieme alla Sose (società del Ministero dell’Economia e di Bankitalia che si occupa degli studi di settore) e dell’Ifel (che studia l’economia locale per l’Anci).
Gli sprechi più consistenti si rilevano a Napoli (scostamento del 37,8% sul fabbisogno standard) e Roma (20,2%).
Il quotidiano economico rileva però un’anomalia tra quanto previsto e quanto sarà applicato. Governo e comuni non hanno infatti trovato l’accordo sulla ripartizione dei 2,25 miliardi di tagli previsti per il 2013 e quindi per compiere la sforbiciata scatterà il meccanismo automatico collegato ai “costi intermedi” che, tenendo conto anche di altre spese (come quelle per trasporto pubblico e rifiuti) e dei flussi di cassa, finirà per chiedere più sacrifici ai comuni più efficienti.
Stando sempre a quanto pubblicato dal Sole, Rimini con i tagli 2013 pareggerà il conto dei presunti sprechi: 4,4 milioni in meno pari allo 0,5% dei tagli totali che subiranno i comuni capoluogo.

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