SlotMob. 40 associazioni unite per un evento contro il gioco d’azzardo


Rimini tra le città italiane dove il gioco d’azzardo è più diffuso. Mettiamoci pure la componente turistica, sta di fatto che resta una delle piaghe presenti sul territorio. 40 associazioni si sono riunite e hanno dato vita ad un comitato riminese del progetto nazionale SlotMob, per lanciare una campagna di sensibilizzazione. Oggi, 16 maggio l’evento culminante.
Il desiderio non è di demonizzare il gioco in sé, ma di lanciare un monito contro le derive patologiche che può prendere.
Tra le proposte del comitato: la richiesta agli esercenti di dotarsi di un marchio etico a seguito della scelta responsabile di liberare i loro locali dalle slot, l’invito ai consumatori di scegliere i locali che presentano questo marchio. A questo si aggiunge la promozione di “buon gioco” e di sano divertimento.
L’iniziativa di oggi avrà come ritrovo alle 15,30 il molo della città per poi spostarsi in piazza Cavour.
In preparazione, il Progetto Policoro della Diocesi di Rimini, col patrocinio della Scuola di Economia, Management e Statistica del Polo Universitario di Rimini e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Marvelli e con la collaborazione del Progetto Culturale diocesano, la FUCI e il Centro Universitario Diocesano ha organizzato un evento sui temi legati all’economia civile, al bene comune e ad una nuova visione dello sviluppo più attenta quale presupposto fondante di una società più giusta e solidale. Lunedì 4 Maggio al polo universitario di Rimini si è tenuto il seminario dal titolo “Lo sviluppo tra innovazione e nuovi stili di vita“. Sono intervenuti Alessandra Smerilli, docente di Economia civile, e padre Adriano Sella, coordinatore della Commissione per i Nuovi Stili di vita della diocesi di Padova.