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tra italia e san marino

Sim intestate ad altri per non essere intercettati. Cinque indagati

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura 1 min
Gio 25 Apr 2024 15:17 ~ ultimo agg. 26 Apr 14:28
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Per non venire intercettati nelle loro conversazioni utilizzavano schede sim a nome di clienti ignari. La pista d’indagine dell’illecito ha portato al negozio di San Marino specializzato in materiale da investigatori, che la settimana scorsa è stato perquisito dalla polizia giudiziaria del Titano, su richiesta dell’autorità giudiziaria italiana. Per la Procura della Repubblica di Rimini, l’indagine è coordinata dal pm Davide Ercolani e affidata alla squadra mobile di Rimini, del commissario capo Marco Masia, sarebbero state riscontrate una serie di ipotesi di reato sostituzione di persona, trattamento illecito di dati personali, falso materiale, truffa, falso e ricettazione. Sono cinque le persone indagate a vario titolo.

Sulla base della convenzione di buon vicinato e assistenza giudiziaria tra Italia e San Marino, il commissario della legge Roberto Battaglino, ha accolto la richiesta con rogatoria autorizzando la perquisizione nei locali dello store di Dogana. L’illecito principale riguarderebbe l’utilizzo improprio di schede di cellulari che venivano attivate con i nominativi di ignari clienti ma che che poi venivano usate da terzi, così che non fosse possibile intercettare conversazioni o i messaggi.

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