Secessione Rimini nord. Sadegholvaad: si al confronto ma su numeri e fatti reali


Anche il sindaco Jamil Sadegholvaad commenta la notizia sull'avvio dell'iter per un eventuale referendum per la secessione di Rimini nord (vedi notizia). Il primo cittadino si rivolge in primis al promotore, Gabriele Bernardi dicendo di conoscere "bene la sua passione nonché la sua volubilità". Sadegholvaad, restando nel merito, contesta alcune cifre fornite elencando interventi per 500 milioni di euro messi in campo negli ultimi 25 anni per la riqualificazione di Rimini Nord. "Non mi scandalizzo né mi sorprende il riaffiorare periodico di questo dibattito - aggiunge -. Non mi sono mai sottratto né mi sottrarrò ad alcun confronto sulle cose, a condizione che si portino fatti reali e numeri veri". "Se al termine del mio mandato da sindaco (tra due o sette anni, questo lo decideranno i riminesi naturalmente) - conclude Sadegholvaad - tutti gli interventi per Viserba, per la zona nord e in generale per Rimini saranno completati, la città potrà giudicare fatti (o non fatti) alla mano, esprimendo il proprio insindacabile giudizio".
L'intervento del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad
Non sono certo io a spingere il bottone di 'allarme rosso' per l'annunciata iniziativa di autonomia di Rimini Nord. E questo non per superficialità o peggio disinteresse: ho così tanto rispetto e amore per Rimini nella sua interezza, senza stucchevoli confini interni chiamati Nord, Sud, costa, entroterra, che certamente tutte le iniziative stimolanti devono essere guardate e pesate con la giusta attenzione. Rimanendo però sul merito, se non le si vuole svilire subito a strumento per la ricerca di una visibilità individuale. Conosco bene il promotore Gabriele Bernardi e conosco bene la sua passione nonché la sua volubilità. Per carità, lo dico con grande affetto ma con altrettanto affetto mi permetto di dire a Gabriele di informarsi meglio, se vuole sostenere adeguatamente le proprie ragioni. Non mi piace mettere in fila cifre e numeri 'geolocalizzati' perchè ogni amministrazione investe non con questa logica ma là dove serve e dove è necessario alla comunità riminese. Ma, visto che vengono presentati numeri un po' diciamo così...inesatti, offro per il dibattito qualche cifra più dettagliata riguardo agli interventi finanziati dal Comune di Rimini negli ultimi 25 anni, terminati e in corso, che gravitano sull'area in questione. Nuova Fiera, 250 milioni di euro: PSBO (parte Nord) 55 milioni; Parco del Mare, 23 milioni; riqualificazione via Verenin Grazia, 4 milioni; nuova piscina e annesso parco, 14 milioni; tratta Metromare stazione/Fiera di Rimini, 60 milioni; nuova Casa della salute, 10 milioni; ampliamento IEG con nuova Arena per ospitare concerti e eventi indoor, 80 milioni; asilo e scuola 'Fai Bene', 13 milioni. Andrebbero aggiunti almeno altri 7,5 milioni di euro di lavori vari (sfondamento via Diredaua e vie Torre Pedrera); magari la nuova Circonvallazione di Santa Giustina, per altri 15 milioni; l'investimento sulla ZTL del parco del Mare Nord. Il totale si fa da solo, con una semplice addizione. Passiamo i 500 milioni di euro. Attenzione, non elenco tutto questo per spirito polemico ma per focalizzare il discorso appunto sulle modalità di intervento di una amministrazione comunale che individua priorità e agisce (facendo bene a volte e a volte sbagliando) nell'interesse di tutta la città. E appunto di tutta la città, e non di Gabriele Bernardi o dei cittadini della sola parte residente, sono i soldi citati sopra e messi nella riqualificazione della zona nord. Per la Nuova Fiera o la chiusura degli sforatori 'Pedrera Grande' o 'Matrice' hanno contribuito con le loro tasse e dunque con il loro duro lavoro anche chi vive a Marina Centro o a Miramare. Così come accade reciprocamente e all’inverso. Questo fa una comunità. Questo in un'idea di città che è unica perchè ha sempre saputo sublimare le sue diversità territoriali in un progetto collettivo straordinario. Non c'è bisogno di tante altre parole o di fare il predicozzo retorico. Ripeto, non mi scandalizzo né mi sorprende il riaffiorare periodico di questo dibattito. Non mi sono mai sottratto né mi sottrarrò ad alcun confronto sulle cose, a condizione che si portino fatti reali e numeri veri. Gabriele lo sa e qui lo ribadisco. Aggiungo questo. Se al termine del mio mandato da sindaco (tra due o sette anni, questo lo decideranno i riminesi naturalmente) tutti gli interventi per Viserba, per la zona nord e in generale per Rimini saranno completati, la città potrà giudicare fatti (o non fatti) alla mano, esprimendo il proprio insindacabile giudizio. Credo che al di là delle parole, dei numeri sballati, delle questioni personali, ciò conti più di tutto e sopra ogni altra questione. Viva Rimini!