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3mila assistiti ogni operatore

Riccione, illustrata la nuova figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità

In foto: presentazione infermiere di famiglia e di comunità
presentazione infermiere di famiglia e di comunità
di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Mer 7 Mag 2025 09:50 ~ ultimo agg. 10:04
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I percorsi di cura, assistenziali e di prevenzione, erogati dall'Ausl della Romagna tramite servizi di prossimità, in particolare la nuova figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, sono stati illustrati ai cittadini di Riccione in un incontro pubblico svoltosi nel tardo pomeriggio di lunedì 5 maggio nella sala della Biblioteca, promosso dall’Amministrazione Comunale e dall’Azienda sanitaria.

La Sindaca Daniela Angelini ha aperto l’evento sottolineando l’importanza dell’integrazione tra i diversi servizi per rispondere ai bisogni complessi delle persone in termini fisici, mentali e sociali, quindi ha preso la parola il Direttore del Distretto di Riccione, Ardigò Martino, evidenziando come lo sviluppo in atto sui servizi legati all’assistenza di prossimità costituisca un autentico cambio di paradigma nel modo di lavorare sul territorio. “Siamo erroneamente abituati a percepire il valore della salute soprattutto nei momenti di crisi, quando si attivano interventi di emergenza – ha ricordato Martino -. In realtà, il benessere e la salute delle persone si costruiscono sul territorio, prima e dopo gli eventi acuti, attraverso interventi domiciliari, educazione sanitaria, presa in carico precoce, continuità assistenziale e supporto a chi non è in grado, da solo, di orientarsi nella complessità dei percorsi di cura. Ambiti in cui l’Infermiere di Famiglia e di Comunità opera in modo integrato, competente e vicino alle reali condizioni di vita”.

In quest’ottica l’Infermiere di Famiglia e Comunità, progetto innovativo che rende evidente lo sforzo dell’Ausl Romagna nell’implementazione dei servizi di prossimità ai sensi del Decreto Ministeriale n. 77 del 2022, è una delle figure chiave nel creare progettualità a misura di ogni singolo cittadino con risposte integrate e globali. Collabora infatti in concreto con il Medico di medicina generale o il Pediatra di libera scelta alle cure territoriali dei cittadini, prendendo in carico gli utenti a media o bassa complessità assistenziale, sia presso la Casa della Comunità sia presso il domicilio dell'utente, favorendo inoltre l'aspetto relazionale, intercettando e valutando i bisogni per garantire una pianificazione assistenziale personalizzata.

La Direttrice della Direzione Infermieristica e Tecnica dell’ambito di Rimini, Cristina Fabbri, si è soffermata su obiettivi e funzioni dell'Infermiere di Famiglia e Comunità, “che nasce per intercettare precocemente e prevenire l’insorgenza di problemi di salute, prendendo in carico la comunità e mettendo in rete i diversi professionisti del settore socio-sanitario”. Le nuove figure sono state appositamente formate per “affiancare all’attività di cura la prevenzione diretta, ad esempio con richiami per l’attività di screening, e un'assistenza domiciliare evoluta, da attuare in accordo con il medico di medicina generale, che rimane centrale, e in contatto costante con la comunità per intercettare i bisogni specifici di ogni territorio”. Questa nuova funzione delle cure territoriali prevede un'assegnazione diretta di circa 3mila assistiti a ciascun operatore su base territoriale (micro-zone o cellule), “allo scopo di fornire un punto di riferimento per il primo livello di bisogno, in fase preventiva e curativa, in ambulatorio e al domicilio, con interventi di assistenza diretta o mirati allo sviluppo di iniziative comunitarie”.

Il modello è quello della “medicina d’iniziativa”, finalizzata all’educazione sanitaria, alla promozione della salute fisica, psichica e sociale delle famiglie e dell’intera comunità, come ha ricordato Domenico D’Erasmo, Responsabile Assistenziale Dipartimento Cure Primarie e Medicina di Comunità. Samuele Ortensi, coordinatore del Servizio Infermieristico Domiciliare e Ifec del Distretto di Riccione, ha quindi presentato i sette Infermieri di Famiglia e Comunità individuati per prendersi cura dei residenti nel territorio di Riccione, vale a dire Sabrina Dinolfo, Manuela Volpinari, Annalisa Avanzolini, Michela Battarra, Elena Lazzari, Zoe Vaccarini e Antonello Maria Crisci.

Questi professionisti ricevono in libero accesso dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle 18 e il sabato dalle ore 10.30 alle 11.30 nell’ambulatorio di via Sicilia 61 a Riccione. Il servizio gratuito può anche essere attivato da cittadini e professionisti chiamando il numero telefonico 0541 668340 dal lunedì al sabato h. 7-13 o la segreteria h 24 al numero 0541 668341, oppure tramite mail scrivendo a ifec.riccionesud@auslromagna.it).

 

 
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