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Sole 24 ore

Qualità della vita: bambini, giovani o anziani Rimini resta nelle retrovie

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Lun 26 Mag 2025 08:42 ~ ultimo agg. 10:01
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Che si tratti di bambini, giovani o anziani, Rimini non sfonda nella triplice graduatoria sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore. La provincia riminese si classifica al 59esimo posto nell'indice rivolto agli over 65, al 64esimo in quello dedicato ai giovani (18 - 35 anni) e addirittura all'85esimo in quello rivolto ai bambini (0-14 anni).

La provincia italiana più a misura di anziano è invece quella di Bolzano, Gorizia si conferma per il secondo anno consecutivo in testa alla graduatoria dei giovani mentre Lecco svetta per il benessere dei bambini. 

Tornando a Rimini, a far sprofondare la provincia nella graduatoria dei più piccoli sono il 92esimo posto per tasso di fecondità, il 99esimo per retta delle mense scolasticche (l'incidenza percentuale sul reddito procapite), per scuole con palestra e per progetti pnrr per l'istruzione. Ci sono poi il 95esimo alla voce "spazio abitativo" (cioè i mq medi per abitante), il 100esimo per relazioni sociali (vale a dire il numero di parenti su cui contare) e il 94esimo per percentuale di scuole con mense. Bene invece il numero di bambini che hanno usufruito di servizi comunali (17°) e il numero di pediatri ogni mille residenti (28°).

La provincia non spicca il volo neppure tra i giovani nonostante il secondo posto assoluto alla voce "spettacoli", il quarto per trasformazioni a tempo indeterminato ogni mille abitanti e per età media del parto (32,6 anni), e il 12° per concerti. A penalizzare il territorio ci pensano in particolare alcune voci: "soddisfazione per il proprio lavoro" (71°), numero di laureati (59°), gap affitti tra centro e periferia (59°), imprenditorialità giovanile (49°) e matrimoni ogni mille abitanti (47°).

Infine gli anziani. Rimini spicca in positivo per la presenza di geriatri (12°), speranza di vita (15°) e orti urbani (29°) mentre non brilla negli altri indicatori. 96° per consumo di farmaci per malattie croniche, 89° per numero di biblioteche ogni 10mila over 65, 88° per inquinamento acustico, 81° per consumo di farmaci per la depressione, 79° per importo medio delle pensioni e 74° per spesa sociale per gli anziani (euro per abitante). 

Tutte le classifiche, provincia per provincia, su https://lab24.ilsole24ore.com/qualita-della-vita-generazioni/ 

Ciascuno dei tre indici sintetici generazionali è calcolato su parametri statistici, forniti da fonti certificate (tra cui Istat, Infocamere, Iqvia, Siae, Tagliacarne) in grado di raccontare il livello di benessere nei territori. Questo lavoro è nato come progetto sperimentale nel 2021 e quest’anno si arricchisce di nuovi indicatori (passando da 12 a 15 parametri per ciascuna graduatoria). Si consolida così il metodo di indagine, nonostante l’evidente carenza di dati territoriali capaci di raccontare queste specificità ancora costituisca un limite nell’analisi dei servizi o degli aspetti di vita dedicati alle tre fasce generazionali. Tra i nuovi indicatori inseriti in questa edizione si segnalano le risposte rilevate da Istat nell’ultima indagine sul «Benessere e sicurezza delle persone» sulla qualità delle reti familiari (presenza di parenti su cui contare) e sulla sicurezza percepita (paura di camminare la sera al buio in strada). Inseriti anche gli incidenti stradali notturni, che troppo spesso coinvolgono i più giovani nelle grandi città italiane (Milano è ultima in questo parametro) e il consumo di farmaci contro l’obesità, sempre più diffusi tra gli anziani.

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