Pulizia e manutenzione dei fossi a Rimini. Gli obblighi per i proprietari di terreni


Come ogni anno, con l’approssimarsi della stagione maggiormente interessata da eventi piovosi, il Comune di Rimini ricorda di prestare la massima attenzione alla manutenzione e pulizia dei fossi. Si tratta di semplici interventi di manutenzione – ricorda l’Amministrazione Comunale – ma indispensabili per contribuire alla salvaguardia della sicurezza idraulica del territorio. Una richiesta che passa anche attraverso l’invio da parte del Settore Infrastrutture e Qualità Ambientale del Comune di Rimini di una comunicazione agli enti pubblici, ai gestori di infrastrutture stradali pubbliche e ai proprietari e ai conduttori privati di terreni agricoli, per la costante manutenzione e pulizia dei fossi stradali, di guardia e di quelli interpoderali, dei terreni e degli stabili agricoli, così come previsto anche dallo specifico regolamento comunale.
E’ vigente dal 2016 il “Regolamento sulla gestione dei suoli a prevenzione del rischio idrogeologico e a tutela del territorio” con cui si disciplina la tenuta e la cura dei fossi stradali, di guardia e di quelli interpoderali, dei tombinamenti e qualsiasi altra sistemazione del terreno per lo smaltimento delle acque in eccesso. Questa attività è posta a carico di tutti i soggetti pubblici e privati proprietari o conduttori o gestori di immobili, terreni e infrastrutture pubbliche affinché vengano attuati tutti gli accorgimenti tecnici ed operativi per mantenere in uno stato di massima efficienza il reticolo di canali e fossi per prevenire il rischio idrogeologico e per evitare disagi, danni e situazioni potenzialmente pericolose per la pubblica incolumità.
Per prevenire fenomeni di allagamenti e rischi sia per l’incolumità delle persone sia per i danneggiamenti delle proprietà private e pubbliche, occorre quindi garantire un corretto deflusso e smaltimento delle acque.
Agli enti pubblici e ai gestori di infrastrutture stradali pubbliche è chiesto di garantire una costante manutenzione e pulizia dei fossi stradali e analogamente è richiesto ai proprietari e conduttori di terreni agricoli di garantire una costante manutenzione e pulizia dei fossi di guardia e di quelli interpoderali, dei terreni e degli stabili agricoli e delle tombinature private, attenendosi alle disposizioni contenute nel regolamento.
Dovrá quindi essere assicurata la piena funzionalità dei fossi (tombinati e a cielo aperto) per evitare che acqua e fango possano invadere le strade pubbliche e le aree limitrofe. Inoltre, le scarpate dei fondi a monte e a valle delle strade dovranno essere tenute in condizioni tali da impedire movimenti franosi o cedimenti del corpo stradale, smottamenti di terreno, ecc.
Obblighi analoghi sono a carico dei proprietari dei fondi agricoli, che devono provvedere anche ad un’appropriata sistemazione del terreno per lo smaltimento delle acque in eccesso, alla pulizia di fossi e tombinamenti che circondano o dividono i terreni, nonché allo sfalcio dell’erba e della vegetazione spontanea e alla rimozione del materiale depositato da eventuali piene per assicurare l’efficienza idraulica dei fossi di scolo.
Nel dettaglio nei fondi agricoli occorre:
- a) in base al tipo di utilizzazione agraria dei suoli ed in funzione della loro pendenza, deve essere attuata un’appropriata sistemazione del terreno per lo smaltimento delle acque in eccesso, idonea a non provocare e comunque contribuire all’insorgere di fenomeni di dissesto, prevedendo la realizzazione o il mantenimento in efficienza i fossi;
- b) tenere sempre ben puliti i fossi ed eventuali griglie esistenti, ponendo maggior attenzione all’asportazione di tutto il materiale depositato da eventuali acque di piena;
- c) rimuovere immediatamente gli alberi, tronchi e grossi rami dalle loro piantagioni laterali ai canali di scolo, che per impeto di vento o qualsivoglia causa possono ostruire il fosso;
- d) provvedere allo sfalcio della vegetazione erbacea spontanea al fine di mantenerne l’efficienza idraulica dei fossi
- e) tenere controllato lo sviluppo della vegetazione infestante;
- e) mantenere ovunque possibile una idonea protezione antierosiva del suolo, tramite la preservazione della copertura erbosa nei terreni a colture arboree o arbustive e attraverso strisce vegetate, siepi e filari nei terreni a colture seminative a distanza opportuna a seconda dell’acclività del fondo;
- f) predisporre sistemi di fossi ad opportuna distanza gli uni dagli altri a seconda della pendenza del terreno, in modo da contenere la lunghezza del pendio in cui può svilupparsi il ruscellamento, consentire il convogliamento e lo smaltimento nei fondi stessi delle prime acque meteoriche, curando di mantenere una distanza sufficiente dai cigli di scarpata in modo da evitare l’apporto di detriti e sedimenti alle proprietà contermini, avendo cura che le acque raccolte vengano rilasciate in maniera controllata e non a dispersione in prossimità di scarpate o cigli potenzialmente destabilizzabili dalle acque da essi portate;
- g) non realizzare recinzioni o fabbricati o comunque la formazione di depositi di materiali in prossimità del ciglio di fossi o scoli.
Anche l’Amministrazione comunale, tramite gli interventi messi in campo da Anthea, provvede alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei fossi delle strade comunali. Ogni anno sono previste diverse attività come ad esempio di sfalcio della vegetazione lungo le banchine stradali (primo taglio da aprile a giugno su tutto il territorio e fino a 3 passaggi all’anno lungo le viabilità principali) e di riprofilatura di fossi stradali che mediamente all’anno interessano dai 35 ai 40 km di rete (preventiva raccolta manuale dei rifiuti presenti nei fossi, taglio della vegetazione infestante come arbusti e alberature che invadono il fosso, analisi dei terreni, asporto e smaltimento dei terreni oggetto di riprofilatura).
Tutte queste attività, messe a sistema con quanto svolto dai gestori delle infrastrutture pubbliche (strade, canali e corsi d’acqua) consente di mitigare il rischio di smottamenti e di allagamenti andando a creare un sistema di drenaggio e laminazione delle acque più efficacie ed efficiente.
Il regolamento è anche dotato di mappe tematiche in cui sono stati individuati, su base cartografica C.T.R., i fossi di 1° e 2° livello ed i principali ricettori finali, cioè canali consortili e corsi d’acqua superficiali.
Il regolamento e le mappe tematiche sono consultabili alle pagine web del Comune di Rimini: