Pastificio Ghigi: la FLAI CGIL interviene duramente contro proprietà


E’ sorprendente con quale leggerezza l’attuale proprietà della Ghigi di Morciano dichiari la “necessità” di licenziare un tale numero di lavoratori.
Grave, perché lo fa rimangiandosi in un sol boccone tutte le promesse fatte (e sottoscritte in accordi ufficiali, anche con le Isitituzioni).
Ma ricordiamo cosa prevedevano tali promesse: che si sarebbe trasferito l’attuale complesso industriale dal centro di Morciano, per realizzare un impianto produttivo moderno ed in grado di assicurare un’adeguata produzione a condizioni competitive,…. per garantire il mantenimento ed il consolidamento del livello occupazionale.
Beh, i due mesi di incontri e discussioni al tavolo provinciale hanno evidenziato chiaramente che questa direzione aziendale, come ha ammesso candidamente, non intende rispettare alcuna delle promesse fatte.
Non intende realizzare il mangimificio, accampando a motivazione generiche perdite aziendali e negativi andamenti di mercato che sono tutti da verificare.
Ma ha lasciato il Tavolo nella completa incertezza anche in merito al mulino, non spiegando ancora quale sia la fonte dei finanziamenti necessari a realizzarlo, e non avendo neppure a disposizione l’area sulla quale dovrebbe sorgere.
Ed in merito al pastificio non è stata dimostrata nessuna strategia industriale per renderne competitiva la produzione, e quindi il sostentamento futuro.
Ed infine, il mantenimento dei livelli occupazionali(che ricordiamolo, solo nel 2003 superavano i 130 posti di lavoro) è gia stato ampiamente disatteso: secondo dichiarazioni aziendali la Ghigi di Morciano occupa oggi poco meno di 100 lavoratori. E secondo la proprietà diverranno la metà.
Ma quelle fatte dall’azienda non erano semplici promesse ma vere e proprie clausole di un contratto, l’accordo di programma sottoscritto nel 2003 con le Istituzioni, nel quale la contropartita erano una serie di impegni economici assunti da queste a favore della proprietà aziendale, in parte già incassati da quest’ultima. L’eventuale decadimento di quel contratto comporterebbe un ritorno allo stato iniziale, con la Ghigi che rimane nel centro di Morciano.
E quell’annuncio di licenziamenti è grave anche perché ribadito, addirittura pubblicamente, senza fornire neppure i necessari chiarimenti sulle motivazioni che li richiederebbero. Non ha convinto affatto, ad esempio, la generica dichiarazione di perdite economiche(400.000,00 € !?) che sarebbero dovute al mangimificio, sulle quali RSU ed OO.SS. hanno già chiesto alla Direzione maggiori dettagli che si aspettano di ricevere al più presto.
Ad oggi nessun licenziamento può essere considerato inevitabile!
E’ quanto mai urgente la convocazione delle OO.SS. da parte delle Istituzioni, per chiarire che ne sarà del piano di rilancio dell’azienda, e poter tornare al più presto a riferire in assemblea a tutti i lavoratori sul futuro della Ghigi di Morciano, e dei loro posti di lavoro.
Marco Rinaldi – FLAI CGIL Rimini