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Magrini risponde a Zoccarato

Mercato Coperto: riqualificazione per stralci e senza spostamenti temporanei

In foto: mercato coperto protagonista in consiglio comunale
mercato coperto protagonista in consiglio comunale
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura 3 min
Ven 9 Mag 2025 12:09 ~ ultimo agg. 16:53
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Il futuro del Mercato Coperto, dopo la bocciatura in conferenza dei servizi del progetto Renco da 27 milioni di euro, sarà una riqualificazione in capo all'amministrazione comunale (tramite Athea) fatta per stralci. Nessun trasloco temporaneo degli operatori, come era invece previsto dalla società privata che avrebbe demolito e poi ricostruito l'intero stabile. La gestione diretta della struttura resterà invece in capo al comune, che l'aveva presa in mano a inizio anno in attesa dell'ok al progetto poi naufragato, solo fino alla fine del 2025. La gestione diretta infatti può essere esercitata solo per un anno e sarà quindi predisposta una gara, a prescindere dai lavori che saranno avviati, per un accordo quadro della durata di quattro anni con un soggetto gestore. Questa, in sintesi, la risposta data dall'assessore alle attività produttive Juri Magrini al consigliere della Lega Matteo Zoccarato che lo ha interrogato in consiglio comunale. L'assessore ha ricordato anche che non andrà perso il contributo regionale da 1,6 milioni destinato originariamente alla realizzazione degli uffici del Centro per l'Impiego nel nuovo mercato: è stato infatti reindirizzato per potenziare gli attuali spazi pubblici.Sulle motivazioni dei pareri negativi al progetto Renco arrivati in conferenza dei servizi, Magrini (senza soffermarsi sui contenuti) ha menzionato quelli arrivati dalla soprintendenza e dallo sportello attività economiche a cui poi si sono aggiunte ulteriori osservazioni critiche. Inoltre Renco aveva richiesto un incremento di oltre 4 milioni di euro sul valore complessivo dei lavori, con conseguente modifica del piano economico-finanziario alla base della gara. Una variazione che avrebbe alterato i parametri di aggiudicazione. In questa fase di passaggio, il comune ha dato continuità a tutti i contratti in essere mantenendo inalterati i costi per gli operatori del mercato. Nelle more dell'iter progettuale, poi bocciato, l'amministrazione di era avvalsa di un paio di incarichi tecnici per affidare le analisi sulla proposta di partenariato e la compatibilità del progetto per un spesa complessiva di 90.000 euro.

Soddisfatto per lo stop al progetto Renco il consigliere Zoccarato: "quel piano era sbagliato nel merito, nella forma e negli effetti" perchè "avrebbe trasformato un simbolo dell’identità cittadina in un centro commerciale in centro storico". Il consigliere contesta anche gli anni di incertezza che hanno portato alcuni operatori a cedere le proprie attività. Infine, l'esponente della Lega ricorda che Renco era anche la società che avrebbe dovuto riqualificare la Colonia Novarese ma poi le procedure andarono deserte. "E' la seconda volta che con lei ci fermiamo in corsa" chiosa Zoccarato.

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