L'autopsia su Antonia conferma lesioni compatibili con un urto


Lesioni interne compatibili con un urto. Sono queste le prime risultanze emerse dall'autopsia sul corpo di Antonia Conti, 55enne riccionese trovata priva di vita nella mattinata di mercoledì lungo il marciapiede di via Galliano, angolo via Settembrini, a Riccione. L'anatomopatologa Donatella Fedeli ha escluso un'eventuale aggressione. Per la relazione definitiva da consegnare al sostituto procuratore Daniele Paci, però, bisognerà attendere almeno 30 giorni. Si è trattato di un investimento, quindi, com'era stato ipotizzato già al momento dei rilievi da parte dei carabinieri di Riccione e del Nucleo investigativo di Rimini.
Da una prima, sommaria ricostruzione, Antonia, che spesso passeggiava assorta nella lettura, sarebbe stata colpita alle spalle da un mezzo alto, forse un suv o un furgone. Una donna delle pulizie che stava lavorando in una delle abitazioni che si affacciano su via Galliano l'aveva notata poco prima del tragico investimento mentre camminava avanti e indietro. Le aveva chiesto anche se si sentisse bene, dal momento che l'avrebbe vista sbandare leggermente. La 55enne l'aveva tranquillizzata per poi continuare la sua passeggiata.
Le indagini dei carabinieri proseguono senza sosta. Oltre alla minuziosa analisi dei filmati delle telecamere installate in zona, infatti, i militari dell'Arma stanno sentendo proprio in queste ore potenziali testimoni. Chi ha travolto Antonia non può non essersene reso conto. Un dettaglio che aggrava la posizione dell'investitore, a cui converrebbe farsi avanti per cercare di ridimensionare i reati ipotizzati a suo carico, al momento omicidio stradale e omissione di soccorso.