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‘La centrale del latte è dei lavoratori’. L’intervento dei sindacati

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Ven 3 Ott 2008 13:06 ~ ultimo agg. 12 Mag 16:41
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La Centrale del Latte è dei lavoratori, e della Città di Rimini!!!
Dopo una settimana di dichiarazioni e commenti sui media locali, che ruotano intorno alla Centrale del Latte, sarebbe bene ricordarsi la posizione dei “proprietari” morali dello stabilimento: i lavoratori.
Ci permettiamo di fare alcune puntualizzazioni, e di richiedere alcuni chiarimenti.
Ricordiamo che i lavoratori della Centrale del Latte sono ancora dipendenti di Granarolo, sebbene da questa sospesi e posti in CIGS già dal luglio 2006, per la nota decisione aziendale di chiudere lo stabilimento.
E’ bene anche ricordare che la stessa Granarolo nel 2006 ha sottoscritto un accordo con i lavoratori di Rimini avanti al Ministero, e si è spesa pubblicamente, impegnandosi a favorire la riapertura dello stabilimento, per restituire i posti di lavoro a Rimini.
E ci fa piacere leggere sulla stampa locale di oggi(3 ottobre) finalmente la posizione di Legacoop e Confcooperative, che confermano questa disponibilità verso i lavoratori.
Però qui necessita più chiarezza. Se tutti gli attori coinvolti, dalla Cooperativa Produttori Latte alla Cooperativa Granlatte ed alla Granarolo, sarebbero d’accordo a mettere a disposizione lo stabilimento a chi ha un progetto industriale per riaprirlo, perché negli ultimi tre anni li abbiamo visti bocciare, ostacolare, minare in ogni modo tutte le proposte avanzate?
A noi vengono in mente le proposte di almeno 5 imprenditori, presentate all’azienda tramite Organizzazioni Sindacali e Provincia. Secondo quanto letto oggi sulla stampa, erano tutti inaffidabili? Avevano tutti piani industriali poco validi? Ma su questo punto ci create ulteriore confusione: non eravate decisi a rimanere “estranei a qualunque valutazione di merito di un eventuale progetto industriale avanzato da terzi’.
Questo susseguirsi di comportamenti, spesso contraddittori tra loro, dimostra ogni giorno di più l’intento della proprietà di far morire sul nascere ogni possibilità per la nostra centrale del latte.
Ma perché preferite che lo stabilimento rimanga abbandonato? Deve rimanere, come lo è stato negli ultimi due anni e mezzo, in balia di erbacce e vandali? Quali progetti avete sull’area di via Bagli?
La delegazione sindacale si è incontrata solo lunedì scorso con la Provincia di Rimini, per fare il punto della situazione sulle ipotesi di prosecuzione dell’attività, registrando lì quanto già letto sui giornali: la latitanza della proprietà dello stabilimento. In quell’occasione abbiamo quindi richiesto alla Provincia di convocare per un incontro Granarolo e la Cooperativa Granlatte, nuova proprietaria, per sgombrare dal campo ogni fraintendimento, o finzione. Se le proposte industriali ci sono, lo stabilimento deve essere messo a disposizione!
Chiediamo la partecipazione a quel tavolo anche delle associazioni cooperative riminesi. Che prendano posizione per la salvaguardia delle attività del nostro territorio. Che richiamino i propri associati al rispetto, innanzitutto, dei principi cooperativi. Ma anche delle regole, visto che hanno sottoscritto impegni formali avanti alle Istituzioni.
I lavoratori, nell’ assemblea tenutasi mercoledì sera(1° ottobre), hanno espresso una chiara posizione: “non tollereremo più mistificazioni della realtà, o ulteriori latitanze dai Tavoli”. Se non otterremo quanto richiesto, siamo pronti a riprendere le mobilitazioni.
Rimini, 03.10.2008

Marco Rinaldi – FLAI CGIL Rimini

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