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Il punto sui progetti

Eolico offshore. Agnes in dirittura d’arrivo, Energia Wind ferma al ministero

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Ven 31 Mag 2024 14:06 ~ ultimo agg. 17:03
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Un eolico a due velocità, almeno per il momento, in Romagna. Per il progetto dell’hub energetico offshore di Agnes infatti dopo il parere favorevole della commissione tecnica sembra ormai arrivato anche quello del MIBACT. Sulle pagine del ministero infatti si parla di provvedimento in predisposizione. Il progetto prevede la realizzazione degli impianti eolici Romagna 1 e Romagna 2 ad oltre 12 miglia dalla costa, tra Ravenna e la parte più a nord della provincia di Rimini, a cui si uniscono fotovoltaico galleggiante e idrogeno verde. Il lungo iter per ottenere la Valutazione di Impatto Ambientale era partito il 17 febbraio 2023 col deposito dell’istanza. Il progetto Agnes, che rappresenterebbe il più grande parco eolico e fotovoltaico offshore d’Europa, era stato definito come strategico per la Regione anche dal presidente Bonaccini.
Tutto fermo invece per l’impianto eolico “Rimini” di Energia Wind 2020, il cui iter era addirittura partito il 31 maggio 2022 col deposito dell’istanza. Dopo il parere della commissione tecnica ottenuto nel gennaio scorso, la documentazione si è arenata al ministero della cultura, nonostante i tempi burocratici siano ampiamente passati. Il ministero, ha spiegato sulle pagine del Corriere Romagna la senatrice di Fratelli d’Italia Domenica Spinelli, sta esaminando a fondo il progetto per via delle numerose osservazioni che lo hanno accompagnato e per verificare attentamente aspetti di natura tecnica, ambientale e visiva. Sulla stessa linea anche la deputata di Fd’I Beatriz Colombo: “la percezione di un’apparente lentezza nell’espletamento della pratica da parte del Ministero – dice – non deve essere intesa come un segno di disinteresse o di inefficienza, bensì come l’espressione di cautela di fronte ai necessari approfondimenti che l’installazione di un impianto di tali dimensioni solleva. La società, che attendeva novità entro aprile, chiede però risposte e si dice pronta ad adire anche le vie legali, in particolare il Tar, se da Roma non ne arriveranno in tempi brevi. Il progetto, che nel corso del tempo ha subito varie modifiche per rispondere proprio alle osservazioni pervenute, prevede 51 aerogeneratori tra le 12 e le 20 miglia nautiche dalla costa riminese (tra Rimini e Cattolica) e con una configurazione a tre archi distanti tra loro 3,3 km. Gli aerogeneratori disteranno invece 720 metri l’uno dall’altro. L’impianto avrà a regime un potenza di 330 MW con una produzione annuale attesa di 710 GWh (circa il consumo elettrico di una città da 120mila abitanti).

Sul tema interviene oggi l’associazione Futuro Verde. “Non è detto che il parere del Ministero dell’Ambiente debba essere per forza positivo – si legge -, ciò che è inaccettabile che un Ministero da mesi non provveda a rilasciare il proprio parere, mentre tutti gli altri enti l’hanno già fatto da tempo. Le regole valgono per tutti e quindi questo ritardo è incomprensibile”. L’associazione i Comuni costieri e la Provincia di Rimini “a far sentire la propria voce e sollecitare i Ministeri competenti a completare con urgenza l’iter amministrativo in corso“. Futuro Verde ricorda anche che in provincia appena il 12,7% di energia elettrica è prodotta da fonti rinnovabili, dato 2023, contro una media regionale del 24,3% e nazionale del 41,6%.

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