Delitto Pierina, parla Louis: “Vogliono mettermi in mezzo. Chi? Forse Manuela…”


Louis Dassilva, una delle persone sospettate del delitto di Pierina Paganelli, rompe il silenzio davanti ai microfoni de “La vita in diretta” su Rai 1 e parla di una trappola ai suoi danni: “Qualcuno vuole tirarmi in mezzo, mettermi in trappola. Se potrebbe essere Manuela? Potrebbe…”. A oltre cinque mesi dall’uccisione della 78enne, gli inquirenti cercano ancora il responsabile o i responsabili. “Un’idea ce l’ho – dice il senegalese –, ma mi fermo lì”. E sulla sua storia clandestina con Manuela Bianchi, nuora di Pierina, spiega: “Se sento ancora Manuela? No, voglio stare con mia moglie (Valeria Bartolucci, ndr), il mio amore di sempre e del futuro”. Poi, nel ricordare Pierina, non riesce a trattenere le lacrime: “Mi dispiace per quello che le è successo, che non sia riuscita a vedere suo figlio Giuliano una volta uscito dall’ospedale”. Infine, a precisa domanda su un suo presunto coinvolgimento nell’omicidio della 78enne, risponde categorico: “Sono estraneo ai fatti”.
Eppure delle tre persone sospettate, tra cui stando alle indagini della Procura di Rimini figurano anche Manuela Bianchi e suo fratello Loris, Louis è l’unico a non avere un alibi di ferro: “Ma la sera del delitto non sono mai uscito di casa. La telecamera della farmacia ritrae una persona di colore zoppicare? Non ero io”, sostiene. Da mesi lui e sua moglie Valeria non hanno più rapporti né con Manuela Bianchi, né con Loris. I coniugi Dassilva hanno persino deciso di cambiare legale, affidandosi all’avvocato Riario Fabbri e alla consulenza della criminologa Roberta Bruzzone. Il fronte dei tre sospettati, inizialmente unito, ad oggi è più che mai spaccato.